Lo rivela uno studio del gruppo di ricerca internazionale coordinato dall'Iit-Istituto Italiano di Tecnologia di Rovereto
La somministrazione di dopamina potrebbe rappresentare una strada terapeutica per quei disturbi della visione, come il cosiddetto 'occhio pigro', che dipendono dalla ridotta capacità del cervello di interpretare il segnale visivo proveniente dagli occhi. È la conseguenza di uno studio del gruppo di ricerca internazionale coordinato dall'Iit-Istituto Italiano di Tecnologia di Rovereto, in Trentino, che ha dimostrato due aspetti importanti dell'elaborazione dell'informazione visiva. Le onde di una certa banda di frequenza, le onde gamma, trasmettono l'informazione di ciò che osserviamo nelle aree cognitive del cervello che ci permettono di comprenderle.
La potenza di questo segnale è determinato dalla dopamina, un'importante sostanza chimica del cervello non associata prima d'ora al funzionamento della corteccia visiva. La ricerca nasce all'interno degli studi del linguaggio del cervello che l'Iit sta conducendo per comprendere come "crackare" il codice neuronale e intervenire in caso di patologie che ne determinano un malfunzionamento.
fonte: ansa
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