Contro la carenza di medici, finanziate 2000 borse: più del doppio rispetto alle 987 dello scorso anno
Potrebbe essere raggiunto già quest'anno l'obiettivo di avere, dalle Regioni, 2000 borse per l'accesso al corso di formazione specifica in Medicina Generale. Ad annunciarlo, al Tavolo ministeriale sulla Medicina Generale, riattivato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin su istanza della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), è stato il Capo di Gabinetto del Ministero della Salute Giuseppe Chiné, secondo cui la Conferenza delle Regioni e la sua Commissione salute, hanno definito di avviare un percorso che porta a finanziare, per far fronte alla 'gobba' pensionistica attesa, 2000 borse; più del doppio rispetto alle 987 dello scorso anno.
Lo comunica in una nota la Fnomceo.
Non solo medicina generale: per le Scuole di Specializzazione, si è proposto di aprire un Tavolo di confronto per il riutilizzo delle borse non assegnate. In dirittura d'arrivo anche la cosiddetta 'Laurea abilitante' e cioè la concomitanza temporale delle sessioni di Laurea e abilitazione, resa possibile dall'anticipo del periodo di pratica professionale, da svolgersi durante il corso di studi e non dopo la Laurea come avviene attualmente. I provvedimenti sono già pronti e al vaglio del Consiglio di Stato.
Plauso all’iniziativa del Ministro Schillaci, con l’arrivo di 10mila infermieri indiani per coprire le carenze negli organici. “Nessuna scelta tappabuchi, si tratta di professionisti con un valido titolo di studio
"Con Giorgetti stiamo cercando di defiscalizzare l'indennità"
Testa: “Siamo profondamente preoccupati per i disservizi informatici causati dalla Sogei, che in questi giorni stanno impedendo ai medici di famiglia di svolgere il proprio lavoro con la dovuta efficienza"
Di Martino: È fondamentale estendere il raggio d’azione della legge anche ai rapporti con i pazienti, i clienti ordinari in ambito sanitario
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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