'Quello che mangi fa la differenza', un libro-vademecum per i pazienti e per i medici
Fondamentale nella prevenzione, ciò che mangiamo lo è anche nell'aiutare l'organismo nella lotta contro i tumori. Dalla nausea all'anemia fino a alla perdita di peso, una giusta alimentazione aiuta infatti ad affrontare meglio gli effetti secondari delle terapie e aumentare le possibilità di guarigione. A fornire un vademecum per migliorare la vita dei pazienti è il libro "Quello che mangi fa la differenza. I cibi consigliati e quelli da evitare per prevenire e curare il male" (Newton Compton), di Massimo Bonucci, presidente Associazione di Ricerca per la Terapia Oncologica Integrata (Artoi).
L'intervento nutrizionale, scrive l'esperto, "serve a ripristinare un corretto stato nutrizionale che nella maggior parte dei pazienti non è idoneo. Prevenire la perdita di peso infatti riduce la tossicità indotta dalla chemio e radioterapia, rinforza le difese dell'organismo, diminuisce la frequenza e la durata dei ricoveri e previene le complicanze post operatorie".
Con alcuni farmaci può comparire secchezza della bocca: in tal caso evitare cibi croccanti e duri, preferire creme di cereali integrali e legumi, pesce azzurro frullato. Tra le conseguenze di tumori e chemio c'è l'anemia, o riduzione dell'emoglobina nel sangue, che può provocare spossatezza: in questo caso, scegliere alimenti ricchi di ferro come pistacchi e pinoli, verdura a foglia verde, legumi e cioccolato fondente. Ma accompagnandoli con succo di limone poiché la vitamina C aumenta l'assorbimento del minerale.
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