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Rischio per uso prolungato del paracetamolo in gravidanza

Ginecologia Redazione DottNet | 25/04/2018 19:47

Ricerca dell'Università ebraica, nessun problema a dosi contenute

L'uso prolungato di paracetamolo in gravidanza può comportare il rischio per il nascituro di autismo o di malattie legate al deficit di attenzione. Lo sostiene una ricerca dell'Università ebraica di Gerusalemme in pubblicazione sull''American Journal of Epidemiology'. La ricerca - effettuata su studi condotti tra il 1988 e il 2017 su 132.738 madri e figli in Europa e Usa - indica che l'uso prolungato del farmaco aumenta del 30% il rischio di disturbi dell'attenzione e del 20% di autismo. Gli stessi ricercatori tuttavia avvertono che il farmaco non ha alcun rischio se assunto non in modo prolungato. Il paracetamolo è un farmaco usato in caso di febbre e dolori ed e' considerato fra i piu' sicuri. I ricercatori avvertono che i risultati dovrebbero essere interpretati con cautela, poiché potrebbero provocare ansia ingiustificata tra le donne in dolce attesa.

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fonte: American Journal of Epidemiology'

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