'Pasti d'oro' in alcuni ospedali: prezzi diversi e stessi servizi
Fonte di guadagno ma anche sistema per "gestire il consenso". La sanità è una 'preda' particolarmente amata dalla criminalità organizzata, che la utilizza non solo cercando di controllare gli appalti ma anche "interferendo nelle liste d'attesa". A mettere in guardia è il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, intervenuto al Convegno nazionale dell'Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC). La "corruzione è il primo e più profondo attacco all'esistenza stessa del nostro Servizio Sanitario Nazionale", ha sottolineato il magistrato. E a minacciarlo non sono solo bandi fatti su misura e appalti truccati, ma anche i favoritismi per accedere alle cure.
"Camorra, mafia, 'ndrangheta - ha spiegato - mettono in atto un sistema che permette di favorire i propri affiliati nelle liste d'attesa".
"L'amministrazione ha pochissime competenze che permettano di strutturare un bando all'altezza dell'esigenze delle moderne e complesse tecnologie mediche, e questo va ad incidere sui problemi come corruzione e sprechi". Per questo hanno bisogno del supporto di chi ha un preciso know-how. Se tanto c'è da fare, molto però è stato fatto, anche grazie al Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione in Sanità siglato da Anac e Ministero della Salute. "In questi anni - ha ricordato il ministro Beatrice Lorenzin - abbiamo messo in campo importanti strumenti che daranno i loro frutti. Come la legge che prevede una selezione altamente meritocratica per la nomina dei direttori di aziende sanitarie" o "come la creazione del Responsabile Anticorruzione all'interno delle strutture sanitarie", una sorta di rete di esperti specializzati su come implementare, nelle Asl e negli ospedali, legalità e trasparenza.
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