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Una mutazione genetica diffonde il glioblastoma

Oncologia Redazione DottNet | 25/05/2018 09:59

La Calcitonina sopprime le cellule cancerose

Un cambiamento genetico governa e diffonde una forma aggressiva di tumore al cervello, il glioblastoma. E' questa la scoperta fatta dai ricercatori dell'Indian Institute of Science, che svela nuove caratteristiche di questa patologia che, spiegano gli stessi studiosi, vede i pazienti sopravvivere in media solo tra i 15 e i 17 mesi dopo la diagnosi. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Clinical Cancer Research. I ricercatori indiani hanno identificato un percorso biologico che coinvolge una proteina, la calcitonina, che sopprime la crescita delle cellule tumorali. Infatti, ciò avviene quando si attacca a un recettore (una proteina, cioè, che raccoglie i segnali esterni) e si poggia direttamente sulla superficie della cellula cancerosa.

E' in questo momento che la reazione a catena blocca la diffusione del tumore.

Nello studio è emerso che i pazienti che avevano mutazioni nel gene che codifica per questo recettore avevano tumori più aggressivi e un tempo di sopravvivenza molto più breve, circa 3-4 mesi.   Gli autori sottolineano come la calcitonina, che viene comunemente prescritta come farmaco per problemi alle ossa, potrebbe anche essere somministrata insieme agli ordinari trattamenti contro il glioblastoma a pazienti portatori del gene normale. Ciò, spiegano, potrebbe aumentare l'efficienza del trattamento e la sopravvivenza dei malati. Il glioblastoma è la forma più mortale e più comune di cancro al cervello negli adulti. Rappresenta lo stadio finale di un cancro chiamato astrocitoma, che si manifesta in cellule a forma di stella che si trovano nel cervello e nel midollo spinale e che sono chiamate astrociti.

fonte:  Clinical Cancer Research

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