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Fda contro le industrie di e-cig, non si vendano ai teenagers

Sanità pubblica Redazione DottNet | 04/06/2018 15:18

Commissario Gottlieb, adotteremo misure di contrasto molto forti

 "Le industrie che producono e-cig facciano qualcosa, ne hanno l'opportunità. La finestra è aperta, ma non rimarrà aperta per molto". E' un avvertimento chiaro quello che il commissario dell'ente statunitense per i farmaci Fda, Scott Gottlieb, lancia alle compagnie di sigarette elettroniche invitandole ad adottare misure per impedirne la diffusione e la vendita tra i giovanissimi ed i teenagers: un fenomeno che Gottlieb definisce "molto preoccupante" e per arginare il quale annuncia misure "forti".

La stretta è stata comunicata dal responsabile della Fda dinanzi alle migliaia di oncologi riuniti a Chicago per il congresso mondiale dell'American Society of clinical oncology.   A preoccupare Gottlieb, che ne pala in termini di una "tragedia di salute pubblica", è il crescente consumo di e-cig tra bambini e adolescenti con il rischio che si crei una nuova generazione di dipendenti dalla nicotina.

Da qui l'annuncio di misure "aggressive" e l'aut-aut alle industrie. Una posizione che ha ottenuto l'immediato plaudo del residente dell'Asco, Bruce Johnson.  "Tantissimi ragazzini usano le e-cig e siamo profondamente preoccupati da questo trend. Quindi - ha affermato Gottlieb - adotteremo decisioni 'aggressive' per misure di contrasto contro coloro che vendono e-cig ai ragazzi e ci stiamo concentrando sulle compagnie che pubblicizzano questi prodotti in modo da renderli appetibili per i teenagers. Sono stato chiaro con l'industria delle e-cig: li riterremo responsabili in ogni momento". Quindi l'aut-aut: "Le compagnie che producono e-cig hanno la possibilità di fare qualcosa. La finestra è aperta, ma non lo rimarrà aperta per molto".

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Infatti, se "aprendo una via alle sigarette elettroniche come alternativa per gli adulti fumatori, tutto ciò che finiamo per ottenere è avvicinare una nuova generazione di ragazzi alla nicotina - ha spiegato - allora abbiamo fallito nel nostro obiettivo. Saremo cioè passati da una tragedia di salute pubblica ad una nuova altra tragedia.   Io non intendo permettere che ciò accada". Quindi, "le industrie devono considerare questa come una questione urgente di salute pubblica e non come una sfida commerciale. E' più del loro modello di business ad essere in gioco. E' - ha detto - la vita dei nostri ragazzi". Un appello accolto anche dagli oncologi italiani al Congresso. Il punto, ha sottolinea il direttore dell'Unità di oncologia all'Ospedale S.Andrea di Roma, Paolo Marchetti, "è che l'utilizzo delle e-cig negli adulti fumatori come alternativa è un'opportunità, ma che tale uso sia scevro da rischi per la salute nessuno lo ha dimostrato. Ad oggi - ha affermato - non si sono registrati effetti acuti negativi, ma potrebbero verificarsi sul lungo periodo". Tuttavia, "è demenziale indurre l'uso delle e-cig in chi non ha mai fumato e nei teenagers. Tale uso getta infatti la base per una dipendenza da nicotina anche nei giovanissimi". Dunque, "anche se non ci sono ancora studi specifici sugli eventuali effetti avversi delle e-cig, concordo con la stretta della Fda, perchè l'obiettivo - ha concluso - è evitare rischi per i giovani".

fonte: ansa

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