Arcella: "Alcuni composti naturali presenti nel petit grain potrebbero interferire con i meccanismi che regolano la crescita e la migrazione delle cellule tumorali"
Dall’olio essenziale di Citrus aurantium, comunemente noto come arancio amaro, potrebbe arrivare un aiuto per affiancare le terapie antitumorali verso una forma rara e aggressiva di tumore della gola. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Clinical and Translational Oncology, frutto della collaborazione tra il Laboratorio di Neuropatologia Molecolare dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli. I ricercatori hanno analizzato gli effetti dell’olio essenziale petit grain, estratto da foglie e rametti dell’arancio amaro, su cellule di carcinoma squamoso dell’ipofaringe (FaDu) coltivate in laboratorio, osservando una riduzione della proliferazione, della motilità e della capacità invasiva di queste cellule tumorali. Si tratta di una prima osservazione in vitro, su modello cellulare, che apre la strada a possibili sviluppi futuri nel campo della ricerca oncologica.
"Il nostro lavoro - dice Antonella Arcella, responsabile del Laboratorio di Neuropatologia Molecolare del Neuromed - suggerisce che alcuni composti naturali presenti nel petit grain potrebbero interferire con i meccanismi che regolano la crescita e la migrazione delle cellule tumorali.
Riferimenti
Russo V, Oliva MA, Ricchiuti R, Alborghetti M, Arcella A. Effect of citrus essential oil petit grain in growth and motility reduction of hypopharyngeal squamous cell carcinoma (FaDu) in vitro model. Clin Transl Oncol. 2025 May 21.
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