Progetto sviluppato all'Area Science Park di Trieste
Progetto sviluppato all'Area Science Park di Trieste
Un test diagnostico molecolare, rapido e non invasivo, per la lotta al cancro in grado di ridurre i tempi di diagnosi e i costi, individuando l'espressione di geni chiave o la presenza di specifiche mutazioni che caratterizzano la propensione alle cure: è il risultato raggiunto dal team di ricerca che ha lavorato al progetto I-Smart (Innovative Molecular Assay Associated with Therapeutic Response) a cui ha contribuito il Consorzio Interuniversitario per le Biotecnologie (Lncib) attivo in Area Science Park, Alphagenics Biotech e Dotcom. In campo oncologico - spiega Area Science Park - i farmaci oggi sul mercato e quelli in fase di sviluppo finale fanno sempre più riferimento a un'identificazione preliminare di specifiche mutazioni o tipizzazioni genomiche, questo grazie all'individuazione di alcuni dei meccanismi molecolari che sono alla base dell'insorgenza e delle eventuali progressioni tumorali.
Lo sviluppo di cure mirate attraverso l'uso di "farmaci intelligenti" rappresenta l'elemento base della medicina oncologica personalizzata, che deve confrontarsi però con casi in cui i pazienti, per via della particolare mutazione o espressione di pochi geni chiave, non rispondono adeguatamente alle terapie somministrate. L'individuazione dei geni predittivi della risposta alla cura oncologica rappresenta un elemento essenziale per conoscere a priori il miglior protocollo terapeutico da utilizzare. Nel caso del tumore al seno, che rappresenta la neoplasia più frequente per incidenza nella popolazione femminile, diagnosticare correttamente il suo assetto recettoriale e mutazionale è di fondamentale importanza ai fini della terapia, compresa quella neoadiuvante o preoperatoria.
fonte: ansa
Va evitato l'uso eccessivo in quanto le radiazioni provenienti dalla diagnostica per immagini potrebbero essere responsabili del 5% di tutti i casi di cancro all'anno, come tumori ai polmoni, al seno ed altri tipi di tumori
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