Il Codice E non esclude l'esonero dal controllo ma solo dalla reperibilità
L'Inps fa chiarezza sul codice E da apporre sui certificati medici per assenza dal lavoro per malattia. Innanzitutto l'Ente precisa che il codice E non prevede l’esonero dalle visite mediche di controllo domiciliari.
Da tempo molti lavoratori stanno chiedendo ai loro medici di aggiungere il codice "E" nei certificati per malattia pensando così di non essere soggetti al controllo del medico fiscale. Come, invece, si legge sul sito Inps le norme non prevedono l’esonero dal controllo, ma solo dalla reperibilità: questo significa che il controllo concordato è sempre possibile, come ben esplicitato nella circolare Inps del 7 giugno 2016 (la numero 95. Clicca qui per scaricare il documento completo). In secondo luogo, il medico curante certificatore può applicare solo ed esclusivamente le "agevolazioni", previste dai vigenti decreti quali uniche situazioni che escludono dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità.
Le previsioni sono:
In questa circoscritta casistica, la segnalazione da parte del curante deve essere apposta al momento della redazione del certificato e non può essere aggiunta ex post, proprio perché l’esonero è dalla reperibilità e non dal controllo.
Per quanto riguarda il codice "E" indicato nella nota del 13 luglio 2015 (numero 4752) invece, si tratta di un codice a esclusivo uso interno riservato ai medici INPS durante la disamina dei certificati pervenuti per esprimere le opportune decisionalità tecnico-professionali, secondo precise disposizioni centralmente impartite in merito alle malattie gravissime. L’inps precisa, inoltre, che qualsiasi eventuale annotazione nelle note di diagnosi della dizione "Codice E" non può evidentemente produrre alcun effetto di esonero né dal controllo né dalla reperibilità, rimanendo possibile la predisposizione di visite mediche di controllo domiciliare sia a cura dei datori di lavoro che d’ufficio.
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