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Tumori, trovato il codice di autodistruzione delle cellule

Oncologia Redazione DottNet | 29/10/2018 19:58

Diventa attivo quando le cellule si trasformano a causa di un tumore

Trovato il codice di autodistruzione delle cellule: la sua esistenza si sospettava da tempo, ma solo ora è stato identificato con sicurezza e promette di diventare una nuova arma contro il cancro e la scommessa è avere cure capaci di 'spingere al suicidio' solo le cellule tumorali, senza danneggiare quelle sane. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta del codice di autodistruzione delle cellule arriva dal gruppo dall'americana Northwestern University guidato da Marcus Peter. Il codice di autodistruzione delle cellule è incorporato in una proteina antica più di 800.000 anni, la cui funzione è proteggere l'organismo dal cancro. Per farlo controlla la produzione della molecola di Rna, il braccio destro del Dna, e dei micro Rna, le piccole sequenze di geni che come registi regolano l'espressione di altri geni. "Adesso che conosciamo il codice - ha osservato Peter - possiamo far scattare il meccanismo senza dovere più ricorrere alla chemioterapia e senza interferire con il genoma".

Questo diventa possibile perché il codice è un obiettivo molto preciso: proprio come la stringa di informazione di un software, è racchiuso nelle istruzioni di ogni cellula dell'organismo e diventa attivo quando le cellule si trasformano a causa di un tumore.

"Possiamo utilizzare i micro Rna direttamente e schiacciare l'interruttore che innesca l'autodistruzione", aggiunge Peter. La nuova strategia offre anche il vantaggio di non avere i numerosi effetti collaterali della chemioterapia, che alterando il genoma delle cellule rischia di provocare tumori secondari. L'obiettivo adesso, spiega Peter, "non è trovare una nuova sostanza artificiale tossica per il tumore", ma "seguire il corso della natura, utilizzando un meccanismo che la natura ha sviluppato". E' un risultato "interessante" e in linea con la nuova strada che ha intrapreso recentemente la lotta ai tumori, ha commentato Fabrizio D'Adda di Fagagna, ricercatore dell'Istituto Firc di Oncologia Molecolare (Ifom) e dell'Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle Ricerche (Igm-Cnr) di Pavia. Alla base di tutte le nuove ricerche a caccia dei farmaci del futuro ci sono i micro Rna: "colpiscono geni essenziali alla sopravvivenza cellule tumorali - ha osservato - e potremmo utilizzarli direttamente come arma contro il cancro".

fonte: Nature Communications

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