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Farmaci omeopatici, in un caso su 3 consigliati dal farmacista

Farmaci Redazione DottNet | 14/11/2018 19:39

Nel 20% dal medico di base, pubblicato il rapporto Omeoimprese

Nel 28% dei casi è il farmacista a consigliare l'uso di farmaci omeopatici e nel 20% è il medico di base, ma il passaparola resta il modo più frequente con cui gli italiani vengono a conoscenza di questi prodotti. Contestata dalla scienza, l'omeopatia continua ad attrarre gli italiani: a farne uso almeno una volta l'anno è il 17% della popolazione, quasi 9 milioni di italiani. Sono i dati dell'ultima ricerca commissionata da Omeoimprese, l'associazione delle aziende farmaceutiche omeopatiche, a EMG-Acqua. 

"Il medicinale omeopatico è un farmaco a tutti gli effetti, come definito anche dal Ministero della Salute e da Aifa, e come tale deve essere trattato", spiega Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese.

E' quindi "importante che la gente si affidi a medici e farmacisti nella scelta, in quanto segno della serietà di un settore che non vuole essere alternativo alla medicina tradizionale ma complementare". C'e' però, prosegue, un 12,2% di italiani, in crescita rispetto allo scorso anno, che parla di omeopatia come di una medicina 'alternativa'. "Per noi - precisa Gorga - si tratta di un dato negativo e preoccupante perché frutto di disinformazione". 

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Donna, del Nord e con un buon livello culturale è l'identikit di chi ricorre maggiormente ai farmaci omeopatici: dall'indagine, che ha coinvolto 2.000 persone, emerge che oltre la metà degli utilizzatori ha un'età compresa tra 35 e 54 anni, nel 69% dei casi è di sesso femminile, nel 51% ha un titolo di studio di scuola superiore, nel 60% dei casi vive al Nord Italia. Chi utilizza la medicina omeopatica lo fa, in particolare per curare riniti e raffreddori (62%), ma in molti vi ricorrono per problemi dell'apparato respiratorio e contro le allergie, per combattere problemi digestivi, emicrania e insonnia.

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