Negli ultimi anni il trend degli investimenti marketing dell’industria farmaceutica DTC (Direct to Consumer) ha subito dei grossi cambiamenti. Mentre fino a qualche anno fa i media tradizionali rappresentavano i canali principali di comunicazione, oggi, lo sviluppo dei new media, le continue sfide del mercato dovute anche alle regolamentazioni governative sempre più stringenti e la percezione pubblica non sempre positiva del mercato del farmaco, hanno portato le industrie farmaceutiche a modificare, pian piano, le strategie di marketing, prediligendo sempre più i nuovi mezzi di comunicazione quali canali preferenziali di dialogo con i propri clienti
Uno studio effettuato da Cegedim Dendrite, nei primi mesi del 2008 ha evidenziato i trends degli investimenti DTC (Direct to Consumer) delle grandi industrie farmaceutiche e in particolare l’importanza che rivestirà sempre più la pianificazione dei budget di marketing sui canali online.
Dopo diversi anni caratterizzati da un trend di crescita negli investimenti DTC, assistiamo in questa fase ad uno stallo del mercato in cui si denota un arresto o addirittura un decremento degli investimenti rispetto agli anni precedenti. Lo studio Cegedim Dendrite evidenzia come, tra le motivazioni indicate dai manager dell’industria farmaceutica quali causa di questa tendenza, c’è sicuramente la poca tracciabilità dell’efficacia delle operazioni di comunicazione finora utilizzate, la regolamentazione governativa che pone regole e restrizioni sempre maggiori e la percezione negativa da parte dei consumatori.
Queste probabilmente anche le motivazioni che hanno portato i marketing manager del ‘pharma’ a spostare parte degli investimenti storicamente dedicati ai media tradizionali, a favore di attività di promozione online. La necessità di pianificare investimenti in maniera più razionale e misurabile è certamente una delle principali motivazioni di questo trend.
Nel nostro Paese sono 3 milioni i cari che li assistono e si accorgono dei primi segnali della malattia, spesso subdoli da identificare, anche se intervenire precocemente offre nuove opportunità per rallentarne la progressione
Axa, 25% società Fortune 500 userà skill di persone autistiche
Secondo le loro testimonianze, gli imprenditori spesso si sentono abbandonati, sperimentano la Sindrome dell'Impostore e le scarse opportunità di incontrare i diversi stakeholder dell'ecosistema dell'innovazione
Il Programma Fertility Benefit risponde all’attenzione da sempre dedicata da Merck ai propri dipendenti, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo, all’insegna del benessere e della condivisione
Nel nostro Paese sono 3 milioni i cari che li assistono e si accorgono dei primi segnali della malattia, spesso subdoli da identificare, anche se intervenire precocemente offre nuove opportunità per rallentarne la progressione
Axa, 25% società Fortune 500 userà skill di persone autistiche
Secondo le loro testimonianze, gli imprenditori spesso si sentono abbandonati, sperimentano la Sindrome dell'Impostore e le scarse opportunità di incontrare i diversi stakeholder dell'ecosistema dell'innovazione
Il Programma Fertility Benefit risponde all’attenzione da sempre dedicata da Merck ai propri dipendenti, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo, all’insegna del benessere e della condivisione
Commenti