Il medicinale è il primo solo in compresse: il decimo raccomandato dall'Ema
Approvato il primo farmaco in compresse per la tripanosomiasi africana, nota anche come malattia del sonno. Il Comitato per i farmaci ad uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea dei farmaci (Ema) ha dato parere positivo al fexinidazolo. Si tratta del decimo farmaco raccomandato dall'Ema in base all'articolo 58, che prevede un meccanismo che consente al Chmp di valutare e dare pareri su medicine da usare fuori dall'Unione europea. La malattia del sonno, causata dal parassita Tripanosoma brucei gambiense attraverso il morso della mosca tse-tse, è una malattia tropicale negletta endemica nell'Africa Sub-Sahariana, che può essere mortale. Molti casi si verificano nella Repubblica democratica del Congo, al confine con gli stati africani centrali. A poche settimane dall'infezione, si hanno attacchi di febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari e prurito.
Col tempo viene invaso il sistema nervoso centrale, e il malato inizia ad avere confusione mentale, attacchi epilettici, difficoltà a camminare e parlare e disturbi nel sonno. Se non trattata, la malattia può uccidere nell'arco di 2-3 anni. Le attuali terapie si basano sull'entità del danno al sistema nervoso centrale, e possono andare da iniezioni intramuscolari di pentramidina (dolorose e adatte solo per i primi stadi della malattia) a una combinazione di nifurtimox e infusioni intravenose di eflornitina, se i danni sono più estesi. Tutte terapie che richiedono un minimo di strutture sanitarie e personale, non sempre disponibili nelle aree più remote. Il nuovo farmaco approvato, essendo solo orale, può essere invece preso più velocemente e facilmente, e produce miglioramenti dopo 10 giorni di trattamento.
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