Sinigaglia (Sir): con una diagnosi rapida si può avviare una terapia adeguata
Dolori alle mani e ai piedi e rigonfiamenti anche di modesta entità a queste articolazioni, associati alla sensazione di rigidità al mattino, che può durare fino a un'ora dopo il risveglio. Ma anche una febbricola che non ha apparenti spiegazioni e una sensazione di stanchezza sproporzionata rispetto alle attività giornaliere, oltre che una depressione del tono dell'umore. Sono questi alcuni 'campanelli di allarme' che se durano in genere dalle 4 alle 6 settimane possono far pensare alla comparsa dell'artrite reumatoide, una delle più importanti malattie infiammatorie croniche delle articolazioni, e che devono spingere a consultare un medico.
A fornire il quadro è il presidente della Società italiana di reumatologia (Sir), Luigi Sinigaglia. "Oggi sappiamo che ogni strategia terapeutica è tanto più sicura di darci dei risultati quanto più precocemente viene messa in atto- spiega Sinigaglia- è fondamentale fare una diagnosi molto rapida per poter istituire una terapia adeguata".
"Deve essere distinta dal più comune mal di schiena, che avviene invece dopo che si è stati a lungo in piedi o dopo uno sforzo- puntualizza- insieme a questo dolori lombari che spesso si irradiano alle natiche e alle cosce, si fermano al ginocchio, a destra o a sinistra". In questo caso ad essere più colpiti sono gli uomini, con un rapporto di 7 a 3,8 a 2 rispetto alle donne. Quello che accomuna entrambe le malattie e' che colpiscono tipicamente giovani, nel pieno dell'attività lavorativa, incidendo sulla qualità di vita. Poi ci sono sintomi di allarme generici che devono fare pensare a una malattia reumatica: febbre persistente, dolori articolari che si spostano da un'articolazione all'altra, il fatto che la cute improvvisamente dimostri un'eccessiva sensibilità all'esposizione al sole. Nell'anziano la cefalea, che può far pensare all'arterite temporale, o dolori contemporaneamente alle spalle e alle anche, possibile spia della polimialgia reumatica.
"Il primo passo verso una diagnosi precoce è un autovalutazione del paziente- conclude Sinigaglia- oggi in reumatologia sono stati fatti grandissimi progressi e si sono raggiunti risultati fino a 15 anni fa insperati, abbiamo delle armi terapeutiche molto potenti in grado di condizionare in maniera decisiva l'evoluzione di queste malattie".
Nello studio di fase 3 APEX gusekumab ha dimostrato un’inibizione del danno strutturale di due volte e mezzo superiore rispetto al placebo
Tra il 15 e il 35% delle nuove diagnosi di artrite reumatoide è riconducibile al tabacco ed il rischio di sviluppare il Lupus Eritematoso Sistemico aumenta del 50% nei fumatori rispetto ai non fumatori
Le vasculiti costituiscono un insieme eterogeneo di patologie autoimmuni che possono insorgere a qualsiasi età e che, seppur rare, mostrano un’incidenza in crescita
Istituendo il Registro Italiano sulla malattia (il primo al mondo), la Società Italiana di Reumatologia ha contribuito a quantificare la quota di pazienti più gravi che avranno accesso alle esenzioni
Il machine learning, ovvero l'apprendimento automatico, potenzialmente potrà migliorare diagnosi e cure per chi ne soffre
Una ricerca in corso presso diversi Atenei italiani e altre Università nel mondo si sta focalizzando sulle possibili indicazioni utili dalla biopsia del tessuto sinoviale, da cui si potrebbe dedurre la remissione o meno indotta da differenti trattame
Herpes, Covid, influenza, pneumococco, le immunizzazioni più consigliate
Giacomelli: "Sono due anticorpi monoclonali che vengono utilizzati in maniera specifica: mepolizumab, scoperta abbastanza recente, che è un anti-interleuchina 5, e rituximab che blocca i linfociti B"
dottnet.title.comments