Lo annuncia il segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti
Gli aspiranti medici di famiglia avranno più tempo per entrare in graduatoria in caso di rinunce dei colleghi. "Giulia Grillo ha firmato il provvedimento per lo scorrimento di 180 giorni della graduatoria per l' accesso al Corso di formazione specifica in a medicina generale. Nel silenzio di chi lavora e parla solo sui fatti. Grazie a Giulia Grillo #nessunaborsaperduta". Lo annuncia il segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, sulla sua pagina Facebook.
"Il decreto del ministro Grillo - aggiunge Scotti - sarà pubblicato, se si riesce, già il 18 gennaio in Gazzetta Ufficiale".
"Entro luglio 2019 sarà espletato il concorso per accedere alle Scuole di specializzazione di area medica ossia si svolgerà il primo concorso utile per i medici neoabilitati ammessi, grazie allo slittamento, al concorso stesso. Poiché parte dei medici vincitori della borsa di studio per il corso è rappresentata proprio da medici neoabilitati, qualora questi rinunciassero al cCorso di formazione specifica in medicina generale, perché vincitori anche del successivo concorso per le scuole di Specializzazione, si determinerebbe il concreto rischio di non poter rimpiazzare per scorrimento di graduatoria i medici ipoteticamente rinunciatari in assenza di un prolungamento del termini temporali di detto scorrimento".
Orari più flessibili, supporto ai giovani medici nelle AFT e risorse per il funzionamento delle Case di Comunità in linea con il PNRR. I tempi più complessi rinviati alla prossima tornata contrattuale, adesso è corsa all'accordo
Soddisfazione per la proposta del programma scientifico e politico che hanno visto una partecipazione intensa dei delegati
Scotti: “Medici di medicina generale troppo pochi, solo 68 ogni 100mila abitanti”
L’indagine, basata sui dati 2024 e riferita a 2.720 medici di medicina generale su 3.059 attivi in Campania, mostra un quadro eloquente: solo il 65% delle prescrizioni è registrato nelle ore canoniche (8-20)
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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