Canali Minisiti ECM

False farmacie vendono online integratori per la sfera sessuale

Farmaci Redazione DottNet | 18/01/2019 10:30

Vengono anche utilizzati nomi di medici probabilmente inesistenti o inconsapevoli

 "Su Facebook compaiono in questi giorni dei post che fanno riferimento a farmacie fittizie, con denominazioni dalle quali non è rintracciabile la loro effettiva esistenza e ubicazione". Questi post "sollecitano la vendita di un integratore alimentare destinato alla sfera sessuale maschile, attribuendogli risultati palesemente enfatizzati". A denunciarlo è l' Associazione scientifica farmacisti italiani (Asfi), che ha segnalato la vicenda alla Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani e al Nucleo Carabinieri per la tutela della salute di Roma.

"L' utilizzo della denominazione 'farmacia', infatti - ricorda il presidente Maurizio Cini - è riservato alle farmacie aperte al pubblico od ospedaliere ai sensi dell' art. 5 del decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153, come pure l' utilizzo del simbolo della croce di colore verde. In queste inserzioni è riportato anche il logo riservato alle farmacie che vendono medicinali online, annunciandone falsamente una prossima attivazione, dato che il prodotto proposto non è un medicinale e quindi non necessiterebbe dell' autorizzazione al commercio elettronico".

"Vengono altresì utilizzate immagini fuorvianti di interni di vere farmacie, di cartellini riportanti turni di servizio obsoleti e anche una fotografia di una ragazza uccisa e sezionata a Macerata circa un anno fa. Si tratta chiaramente - afferma l' Asfi - di un maldestro tentativo di fare leva sull' opinione di quanti navigano su Facebook, tramite simboli in grado di ingannare il potenziale consumatore circa la reale esistenza della farmacia. La medesima proposta di vendita viene anche avanzata utilizzando nomi di medici probabilmente anch' essi inesistenti o inconsapevoli". "Finora le false farmacie si presentano con le seguenti denominazioni: Farmacia Comunale Centrale, Farmacia Provinciale di Turno, Farmacia Beretto, Farmacie Associate. Alcune di queste denominazione possono inoltre essere facilmente scambiate per vere farmacie aventi denominazioni molto simili", conclude Cini.

Commenti

I Correlati

L’Italia è al momento ancora ferma al palo. Con il rischio di restare tagliata fuori dalla nuova frontiera terapeutica, che secondo un’analisi dell’Allied Market Research avrà un mercato globale di 13,8 miliardi di dollari entro il 2027

L'inziativa prevede il trasferimento dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Servizio sanitario nazionale

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

Ti potrebbero interessare

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

In una guida aggiornata per i fornitori di assistenza sanitaria, i funzionari dello Stato consigliano di dare priorità ai “vaccini e ai trattamenti senza mRNA”

Ultime News

Puglia unica Sud a fornire dati completi su tempi attesa

L’Italia è al momento ancora ferma al palo. Con il rischio di restare tagliata fuori dalla nuova frontiera terapeutica, che secondo un’analisi dell’Allied Market Research avrà un mercato globale di 13,8 miliardi di dollari entro il 2027

Onde d’urto radiali e attività fisica adattata per un nuovo approccio alla SM: la realizzazione degli studi sui due percorsi terapeutici integrativi è stata resa possibile grazie all’impegno di Fabio Guglierminotti, in arte Fabio Wolf

L'inziativa prevede il trasferimento dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Servizio sanitario nazionale