Partnership tra Konica Minolta Europe, Istituto italiano di tecnologia e Casa sollievo della sofferenza
Sarà sempre più comune trovare un robot nelle corsie degli ospedali. Umanoidi in grado di assistere i pazienti e aiutare gli operatori. E' l' obiettivo della partnership tra Konica Minolta Europe, Istituto italiano di tecnologia (Iit) e la 'Casa sollievo della sofferenza' di S.Giovanni Rotondo (Foggia). Le attività di ricerca degli ultimi mesi hanno portato a un primo test dal 'vivo' del robot 'R1', sviluppato dall' Iit, che si muove nei corridoi dell' ospedale 'Casa sollievo della sofferenza' e interagisce con i medici e i pazienti. "Il volto di 'R1' è costituito da uno schermo Led a colori, le cui facce stilizzate danno al robot le espressioni utili alla comunicazione non verbale con l' uomo - spiega l' Iit - Brevettato dall' Istituto, lo schermo è pensato per avere un costo basso, e ospita i sensori per la visione: 2 telecamere stereo e 1 scanner 3D; quelli per l' equilibrio: 1 accelerometro e 1 giroscopio; e quelli per la generazione e percezione del suono: altoparlanti e 1 microfono. Nella pancia alloggiano, inoltre, i 3 computer che governano le capacità del robot, dal calcolo al movimento della testa e al controllo dei sensori. Una scheda wireless permette al robot di collegarsi alla rete internet, ricavando informazioni utili alla sua interazione con l' uomo o aggiornamenti del suo software".
"Le mani e gli avambracci del robot sono ricoperti di una pelle artificiale, ovvero di un sensore che conferisce al robot il senso del tatto, permettendogli di 'sentire' l' interazione con gli oggetti che manipola. Il disegno delle mani del robot è stato semplificato rispetto a quello del robot iCub - ricorda l' Iit - per garantire robustezza e costi contenuti pur consentendo l' esecuzione di semplici operazioni domestiche. Hanno la forma di due guanti a monopola (muffola), con un polso sferico, grazie a cui il robot può sollevare pesi fino a 1,5 chilogrammi e chiudere completamente la presa attorno ad oggetti cilindrici come bottigliette e bicchieri".
"Siamo solo all' inizio di una più ampia collaborazione di ricerca con le istituzioni mediche che in pochi anni potrebbe rendere la robotica assistiva una risorsa comune negli ospedali e nelle case di cura - afferma Filippo Silva, R&D Strategy and Technology Manager del laboratorio di Roma di Konica Minolta - L' obiettivo finale è quello di coordinare un numero maggiore di sistemi robotici e integrarli con sensori e sistemi di 'Internet of Things': estendere la percezione e il controllo automatico dell' ambiente consentirà agli operatori sanitari una maggiore attenzione per la cura del paziente e per la gestione delle strutture ospedaliere".
"L' umanoide 'R' 1 è stato creato per essere utilizzato in numerosi contesti, dal settore retail alla sorveglianza, dalla riabilitazione all' assistenza in ambito domestico e ospedaliero - osserva Giorgio Metta, vicedirettore scientifico Iit e responsabile del progetto 'R1' - la collaborazione con Konica Minolta e l' ospedale Casa Sollievo della Sofferenza rappresenta uno dei passi che Iit sta facendo per trasformare un prototipo di ricerca in un oggetto capace, davvero, di essere di aiuto nella vita quotidiana". Oltre alla robotica per l' assistenza dei pazienti, nei quattro laboratori di ricerca e sviluppo europei, Konica Minolta sta esplorando come le tecnologie digitali possono influire sul futuro dell' assistenza sanitaria. Infatti, Konica Minolta Laboratory Europe sta portando avanti studi e sperimentazioni sulla comprensione semantica di documenti medici. Nel campo della medicina di precisione, il laboratorio di Monaco sta invece sviluppando alcune soluzioni avanzate per l' analisi di dati e immagini mediche.
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