Sono stati studiati 288 pazienti ma è ancora sconosciuto il rapporto causa ed effetto
Chi soffre di apnee nel sonno presenta maggiori accumuli della proteina chiave dell'Alzheimer in un'area del cervello fondamentale per la memoria. A mostrare il legame è uno studio che sarà presentato al 71mo congresso dell'Accademia Americana di Neurologia a Filadelfia, negli Usa. L'apnea ostruttiva del sonno è una condizione che comporta frequenti episodi di interruzione della respirazione notturna. "Ricerche recenti hanno collegato l'apnea del sonno a un aumentato rischio di demenza, quindi il nostro studio ha cercato di indagare vi sia un collegamento con l'accumulo di proteina Tau, un biomarker dell'Alzheimer", spiega l'autore Diego Z. Carvalho, della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota.
I ricercatori hanno arruolato 288 persone dai 65 anni in su, che non presentavano disturbi cognitivi.
fonte: ansa
I Ricercatori possono così sviluppare un Progetto di Ricerca su diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, individuazione di marcatori diagnostici, possibili nuovi target farmacologici, innovativi approcci tecnologici
Le persone che durante il sonno impiegano troppo tempo per iniziare a sognare potrebbero avere un rischio maggiore di ammalarsi
I ricercatori hanno ipotizzato che le forme di tau fosforilate in più parti della molecola - multifosfo-tau - possano avere un valore diagnostico superiore rispetto alle forme fosforilate in un unico sito
Il gruppo scientifico, coordinato da Elisa Rubino, ricercatrice delle Molinette, ha studiato per diversi anni una famiglia italiana con malattia di Alzheimer scoprendo che era causata da mutazioni nel gene Grin2C
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Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
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