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Lombardia: firmato l'accordo integrativo per i medici di famiglia

Medicina Generale Redazione DottNet | 23/04/2019 17:34

Il contratto prevede risorse aggiuntive, oltre alla conferma dello 'storico': altri 2 milioni di euro per il riconoscimento delle forme associative e dell' indennità per il personale di studio

I sindacati della medicina generale hanno firmato in Regione Lombardia l' Accordo integrativo regionale (Air) per il 2019. Nell' intesa risorse aggiuntive, oltre alla conferma dello 'storico': altri 2 milioni di euro per il riconoscimento delle forme associative e dell' indennità per il personale di studio; 5 euro in più per ogni Piano assistenziale individuale dedicato alla presa in carico dei malati cronici, con la possibilità per i medici di famiglia di eseguire nei loro studi anche esami diagnostici di primo livello, e un unicum nazionale: "Per la prima volta in Italia - riferisce la sezione lombarda della Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale - l' Allegato M, ossia la sintesi della visita effettuata dal medico di continuità assistenziale, sarà pubblicato e quindi consultabile sul Fascicolo sanitario elettronico". Gabriella Levato, segretario Fimmg Lombardia, parla di "un accordo che prevede un aumento delle risorse disponibili - sottolinea - ma anche articolato, impegnativo, che riconosce sempre di più la centralità della medicina generale nel Servizio sanitario di oggi e soprattutto di domani e che rappresenta comunque una mediazione possibile tra le esigenze di Regione e quelle dei professionisti"

"L' Air 2018 è stato prorogato per il 2019 nella parte economica e normativa", riporta dunque la Fimmg regionale. Sono stati poi "stanziati oltre 2 milioni di euro per il riconoscimento delle forme associative di medicina di gruppo e di rete in essere al 31 dicembre 2017, ma soprattutto per il riconoscimento dell' indennità per il personale di studio (assistente e personale infermieristico) per quei medici di famiglia che ne hanno fatto richiesta al 31 dicembre 2018. Da sempre - si ricorda - Fimmg ha chiesto il riconoscimento delle forme associative e del personale di studio per tutti i medici e già dall' Accordo regionale del 2007 la Regione aveva corrisposto l' indennità a un numero di medici superiore a quanto percentualmente definito a livello di Accordo collettivo nazionale. La Regione - evidenzia la sigla - dà mendato alle Ats", le Agenzie di tutela della salute che con la riforma lombarda hanno sostituito le Asl, "di riconoscere prioritariamente le Medicine di gruppo che ne hanno fatto richiesta dal 1 gennaio di quest' anno, con risorse disponibili ma non utilizzate".

"Soddisfatta anche la richiesta di Fimmg di aumentare il riconoscimento economico ai medici per la stesura dei Piani assistenziali individuali" Pai, che passa "da 10 a 15 euro", precisa il sindacato, "legando anche il riconoscimento del governo clinico. Un buon livello di partecipazione alla presa in carico della cronicità consentirà già di accedere alle risorse del governo clinico senza altre attività aggiuntive, ma in alternativa si potrà accedere a tali risorse anche tramite i progetti di partecipazione alla campagna anti-influenzale o all' aumento dell' adesione agli screening oncologici. Tutte attività proprie del medico di famiglia". Ancora, "si incomincia a sdoganare la diagnostica di primo livello eseguita negli studi dei medici di famiglia: i medici aderenti alla presa in carico potranno eseguire nei propri studi le prestazioni di diagnostica di primo livello presenti nel percorso di cura dell' assistito arruolato".

Con l' Air 2019 "si riconoscono risorse alla continuità assistenziale - puntualizza inoltre Fimmg Lombardia - a favore di una interdisciplinarietà nelle cure primarie, mantenendo invariato il finanziamento dedicato alla continuità assistenziale della Lombardia e scongiurando il pericolo di un taglio". In particolare, appunto, "per la prima volta in Italia l' Allegato M sarà pubblicato sul Fascicolo sanitario elettronico. Sono circa 1,8 milioni le risorse stanziate a tale scopo, a cui vanno aggiunte le risorse destinate al percorso di ristrutturazione delle sedi per garantire la sicurezza dei medici di continuità assistenziale e quelle destinate alla loro completa informatizzazione". In merito al capitolo "attuazione della Legge 189/2012 e della legge regionale 23/2015 e modello organizzativo delle cure primaria", la sigla riferisce che "è dato mandato alle Ats presenti in Comitato regionale di definire un modello organizzativo condiviso che possa, previo confronto in Comitato regionale, essere esteso a livello regionale. Le Aft così come previste sono Aggregazioni funzionali territoriali monoprofessionali e non hanno identità giuridica".

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