La cura con Vinorelbine orale utilizzata in questo approccio terapeutico, sarà completamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale
L' Agenzia Italiana del Farmaco, nell' ultimo aggiornamento della legge 648/96, ha autorizzato la piena rimborsabilita' di un medicinale orale metronomico usato nel trattamento, con somministrazione settimanale frazionata, dei tumori solidi dell' adulto. Una vera e propria apertura alla chemioterapia metronomica. La cura, ad esempio del cancro al seno e al polmone con Vinorelbine orale utilizzata in questo approccio terapeutico, sara' dunque completamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale. "Si tratta di una rivoluzione attesa da tempo, sia dai clinici che dai pazienti oncologici - afferma Marina Cazzaniga, Direttore del Centro di ricerca di Fase I - ASST Monza -. La Metronomica e' una chemioterapia ampiamente diffusa nella pratica clinica ma oggi, supportata da numerosi dati di letteratura, entra a pieno titolo in decine di centri oncologici.Le linee guida per quanto riguarda il tumore della mammella sono state riportate all' ESMO due anni fa. Il recepimento da parte di AIFA rappresenta un enorme passo avanti".
Soddisfazione e' stata espressa anche da Francesco Grossi, Responsabile UOC Oncologia Medica Fondazione IRCCS Ca' Granda, Ospedale Maggiore - Policlinico di Milano: "Vinorelbine orale metronomica - dichiara l' oncologo - ci permette di offrire ai pazienti anziani o in condizioni generali non ottimali un trattamento efficace e poco tossico e consente in alcuni casi una prolungata stabilizzazione della malattia.
"L' indicazione ora rimborsata riguarda la schedula metronomica in tutti i tumori solidi - annuncia Cazzaniga - laddove il farmaco ha gia' dimostrato di avere attivita', in base a usi consolidati nati dalle evidenze scientifiche, non solo tumore mammella e polmone.Si apre dunque oggi la strada ad un utilizzo piu' ampio della schedula metronomica". "Dobbiamo lavorare sulla giusta dose di farmaco - rilancia l' oncologa - poiche' ad oggi appare chiaro che dosi e tempi di somministrazione differenti dello stesso farmaco inducono effetti diversi sulla cellula tumorale e su quello che la circonda, ovvero il cosiddetto micro-ambiente tumorale. Modulando la dose e la cadenza di somministrazione possiamo avere azioni ed effetti diversi: sui vasi tumorali, sulla stimolazione della risposta immunitaria e sulle cellule staminali tumorali".
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