Giovedì l'associazione Aiic sarà in convegno a Catanzaro
Fare in modo che le tecnologie healthcare, che si occupano di cura della salute, conducano "a una salute migliore, diffusa e universalista, superando le secche di una visione puramente economicistica dei servizi, che non permette di cogliere il valore complessivo dei servizi". L'idea è del presidente dell'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), Lorenzo Leogrande, in occasione del XIX Convegno dell'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic) che quest'anno si terrà all'Università della Magna Graecia di Catanzaro da giovedì 16 a sabato 18 maggio.
"Negli anni scorsi ci siamo interrogati su tanti aspetti emergenti e critici del nostro Servizio sanitario nazionale - ha sottolineato Lorenzo Leogrande, presidente dell'Aiic - Lo scorso anno abbiamo lavorato sull'ampia offerta di soluzioni tecnologiche complesse e all'avanguardia che registriamo nell'healthcare. Quest'anno vogliamo mettere a fuoco il valore della sanità italiana: una scelta voluta per garantire uno sguardo trasversale sulla qualità dell'innovazione tecnologica, sull'universalità dell'offerta assistenziale, e sull'importanza di porre attenzione sugli effetti output delle prestazioni". La sessione magistrale che apre i lavori nella mattinata di giovedì 16, dal titolo "Innovazione, sicurezza e sostenibilità, tre prospettive che fanno salute" vedrà intervenire Eugenio Guglielmelli (prorettore dell'Università Campus Biomedico), Joseph Polimeni (direttore generale dell'Asl di Matera) e Giuseppe Lucibello, (direttore Generale dell'Inail). A seguire (alle ore 11) si terrà il dibattito inaugurale su "Garantire l'accessibilità delle cure per una sanità di valore" a cui sono parteciperanno alcuni tra i protagonisti del dibattito nazionale sulle politiche sanitarie, tra cui Barbara Mangiacavalli (presidente Fnopi), Nino Cartabellotta (Fondazione Gimbe), Roberto Messina (Senior Italia Federanziani) e Thomas Schael (subcommissario per la sanità in Calabria).
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