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Troppa carne rossa aumenta il rischio di morte

Nutrizione Redazione DottNet | 17/06/2019 13:56

Da studio Usa arriva una nuova condanna

Arriva una nuova condanna contro la carne rossa. Mangiarla troppo (specie se lavorata) aumenta il rischio di morte. A dirlo è uno studio statunitense pubblicato sul British American Journal. L'elevato apporto di carne rossa, come carne di manzo, maiale e agnello, è stato già in precedenza associato a un più alto rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro e morte. Un team di ricercatori ha esaminato il suo consumo in 53.553 infermiere americane (tra i 30 e i 55 anni) e 27.916 operatori sanitari statunitensi (tra i 40 e 75 anni), al momento dell'avvio dello studio senza malattie cardiovascolari e cancro. 

Per gli studiosi l'aumento del consumo totale di carne rossa (sia elaborata sia non trasformata) di 3,5 o più porzioni alla settimana nell'arco di otto anni è stato associato a un rischio di morte del 10% più elevato negli otto anni successivi.

Allo stesso modo, l'aumento del consumo di carne rossa trasformata (come pancetta, hot dog, salsicce e salami), di 3,5 o più porzioni alla settimana è risultato associato a un rischio di morte del 13% più elevato, mentre l'aumento dell'assunzione di carne rossa non trasformata era associato a un aumento del rischio del 9%. Invece, ridurre l'assunzione di carne rossa mangiando più cereali integrali, verdure o altri alimenti proteici come il pollame senza pelle, le uova e il pesce, è associato a un minor rischio di morte.

fonte: British American Journal

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