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Con il vaccino contro l'Hpv stop ai tumori alla cervice

Infettivologia Redazione DottNet | 29/06/2019 17:10

Lo stop nei prossimi decenni. Nei paesi ad alta copertura già crollate le infezioni

La sempre maggiore diffusione del vaccino contro il Papilloma virus (Hpv) potrebbe portare all'eliminazione dei tumori della cervice uterina nel giro di pochi decenni, almeno nei Paesi ricchi. E' quanto emerge dalla revisione degli studi finora condotti sul tema pubblicata dalla rivista The Lancet. Dall'analisi risulta infatti che nei Paesi in cui c'è una copertura vaccinale alta si è visto un crollo delle lesioni precancerose.  I ricercatori canadesi della Laval University hanno rielaborato i dati di 65 studi, per oltre 60 milioni di persone vaccinate, dimostrando che la vaccinazione contro l'Hpv ha ridotto le infezioni nelle ragazze tra 15 e 19 anni dell'83%, mentre in quelle da 20 a 24 anni del 66%. Nei Paesi con un'alta copertura in entrambi i sessi c'è stato un declino delle lesioni genitali dell'88% tra le ragazze e dell'86% tra i ragazzi.

Per quanto riguarda le lesioni precancerose, quelle che hanno la probabilità più alta di portare al tumore, il calo è del 51% nella coorte più giovane.

Poiché il vaccino è in circolazione da solo dieci anni non è possibile verificare se il calo delle lesioni si traduce in una diminuzione dei tumori, spiegano gli autori, ma i numeri fanno ben sperare. "Stiamo lavorando con l'Oms usando modelli matematici per stabilire quando potrebbe avvenire l'eliminazione - spiega al Guardian Marc Brisson, uno degli autori -. Non abbiamo una data precisa. Bisogna mantenere un'alta copertura vaccinale. Dipende dai paesi, dalla caopertura e dagli screening che mettono in campo e da quante coorti vaccinano. L'eliminazione potrebbe avvenire nei prossimi decenni". Per quanto riguarda i paesi più poveri, che hanno anche il maggior numero di casi, molto dipenderà da come riusciranno a introdurre anche loro il vaccino, spiega un editoriale di commento.

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fonte:  The Lancet

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