Alcuni lotti di quattro prodotti, Neupro, Vimpat, Clexane e Spiriva, potrebbero essere in parte contraffatti
I primi ad accorgersi dell'anomalia sono stati gli esperti dell'Agenzia del farmaco inglese (MHRA), che hanno trovato delle confezioni di farmaci italiani senza il bollino di identificazione, e la segnalazione è stata subito raccolta dall'Aifa che ha diramato un vero e proprio alert internazionale. Alcuni lotti di quattro prodotti, Neupro, Vimpat, Clexane e Spiriva, potrebbero essere in parte contraffatti, e c'è il rischio che le confezioni 'incriminate' si trovino anche in Italia. Neupro si utilizza per la malattia di Parkinson, Vimpat per le crisi epilettiche, Clexane è un anticoagulante e Spiriva viene prescritto per il trattamento della Bpco
"Al fine di evitare l'ingresso di medicinali contraffatti nella catena di fornitura legale - sottolinea una nota di Federfarma - e per consentire alle autorità competenti i dovuti controlli finalizzati a identificare eventuali confezioni sospette, l'Aifa invita gli operatori a segnalare agli indirizzi:
In Europa è in vigore dallo scorso febbraio un nuovo sistema di tracciatura basato su un bollino uniforme per tutti i paesi. L'Italia ha ottenuto una proroga per l'adozione interna fino al 2025, mentre per i farmaci prodotti in Italia ma esportati quasi tutte le aziende si sono già adeguate. Il fenomeno della contraffazione da noi è considerato ancora marginale, con stime che parlano dello 0,01% del totale del mercato, ma se si prende in considerazione tutta l'Europa le dimensioni sono significative. Secondo Europol il fenomeno costa alle aziende europee 10 miliardi di euro l'anno.
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