Con tre pillole l'aderenza quasi si dimezza crollando dal 68% al 40%
Semplificare la terapia per la lotta all'ipertensione favorisce il rispetto delle prescrizioni del medico. C'è infatti molta differenza tra usare un solo farmaco antipertensivo o prenderne tre tutti i giorni: l'aderenza quasi si dimezza crollando dal 68% al 40%. Questo perché attualmente gli 'over 65' assumono da 6 a 10 terapie giornaliere e quindi l'anziano iperteso si trova a dover gestire oltre alla terapia anti-ipertensiva parallelamente altre terapie per diverse patologie. E' quanto emerge da uno studio, presentato oggi al Ministero della Salute, condotto da Senior Italia FederAnziani, che ha monitorato oltre 12.000 persone over 65. Alla ricerca hanno partecipato diverse società scientifiche e organizzazioni sindacali di medici.
Dallo studio prende le mosse la campagna di sensibilizzazione "Monitoro la mia pressione", sull'importanza del controllo pressorio nella popolazione over 65, condotta da Senior Italia FederAnziani nei centri anziani aderenti alla sua rete. Lo studio ha dimostrato che l'aderenza alla terapia e il controllo della pressione migliorano grazie alla semplificazione. Infatti, passando da tre compresse a una sola compressa con tre principi attivi l'aderenza raggiunge l'85%. Secondo il sottosegretario alla Salute, Luca Coletto, questi dati "possono essere assorbiti dalle Regioni, che hanno la programmazione sanitaria, ma anche dal Governo, per poter interagire con le Regioni per quanto riguarda la cura dell'ipertensione". Per il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, "è necessario un connubio tra associazioni, società scientifiche, industria e politica per semplificare la terapia, monitorare i pazienti e garantire l'aderenza. Non bisogna tagliare chiudendo ambulatori e servizi ma riducendo la spesa superflua".
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