Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Heart, che ha esaminato oltre 170 casi
Con meno del 30% del campione, le donne nelle sperimentazioni cliniche sulle malattie cardiovascolari a livello globale sono sottorappresentate rispetto agli uomini. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Heart, che ha esaminato oltre 170 studi. Una scarsità di partecipanti femminili che è peggiorata negli anni, passando dal 40% tra il 2010 e il 2017, a meno del 30% di oggi. L'insufficienza di dati ha un grave impatto sulla cura delle malattie cardiovascolari femminili, che rappresentano la prima causa di morte tra le donne. L'allarme arriva dalla fondazione 'Il cuore siamo noi' della Società italiana di cardiologia (Sic) che ha promosso, oggi in Senato, un convegno dedicato alle differenze di genere nel rischio cardiovascolare.
Rapporto Iss su equità e salute regionale, ancora ampi i divari
E' una condizione non così rara: circa il 10-15% di tutti gli ictus si verifica negli adulti di età compresa tra 18 e 50 anni, con una sensibile prevalenza nel sesso femminile
I risultati sono stati presentati al convegno annuale appena concluso della Heart Valve Society 2025 tenutosi al Cairo (Egitto)
Indagine su oltre 20mila atleti, analizzati 121 decessi
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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