Lo ha stabilito uno studio dell' Université Laval in Quebec, pubblicato sull''European Journal of Endocrinology'
Aumentare l' assunzione di vitamina D può rallentare la progressione del diabete di tipo 2 nei pazienti che hanno per la prima volta una diagnosi e in quelli con un forma di prediabete. Lo ha stabilito uno studio dell' Université Laval in Quebec, pubblicato sull''European Journal of Endocrinology'. I risultati della ricerca suggeriscono che l' integrazione con alte dosi (circa 5-10 volte la dose raccomandata) di vitamina D può migliorare il metabolismo del glucosio e aiutare a prevenire lo sviluppo e la progressione del diabete, malattia sempre più diffusa, che può portare ai gravi problemi di salute tra cui danni al sistema nervoso, cecità e insufficienza renale.
fonte: 'European Journal of Endocrinology'
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Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
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