Con i nuovi super farmaci che eradicano in virus in poche settimane, è possibile guarire in quasi il 100% dei casi
"Introdurre un test per l'Hcv gratuito e di facile accesso, come quello per l'Hiv potrebbe essere la chiave di volta per contribuire a far emergere le infezioni non ancora diagnosticate ed evitare altri contagi. Perché in malattie come l'Epatite C, la terapia è prevenzione". Questo l'appello di Massimo Galli, presidente della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit), in vista della Giornata Mondiale delle epatiti, che si è celebrata il 28 luglio. Oggi, con i nuovi super farmaci che eradicano in virus in poche settimane, è possibile guarire in quasi il 100% dei casi.
Non sempre e non subito, infatti, l'epatite da segni della sua presenza, ma questo non significa che non stia già iniziando a danneggiare l'organismo. "Dobbiamo scoprire quali sono i soggetti non consapevoli di avere l'infezione - spiega Cristina Le Grazie, Executive Director Medical Affairs di Gilead, azienda che ha messo sul mercato la prima molecola per la cura dell'Epatite C - e raggiungere le popolazioni più fragili, che hanno difficoltà ad avere diagnosi e terapie. Perché non curarla può provocare cirrosi e cancro del fegato, che possono essere letali o necessitare un trapianto di organo". Eliminare la circolazione dell'Hcv, però, sottolinea Galli, "non riguarda solo la salute del singolo, ma è anche un problema di interesse sociale, perché meno persone hanno l'infezione, meno virus circola, e meno persone si infetteranno. Per questo non ha senso che il test sia legato al pagamento di un ticket". "Eradicare la malattia entro il 2030, così come indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - conclude Le Grazie - è un obiettivo ambizioso e fino pochissimi anni fa impensabile. Oggi invece è raggiungibile. Ma la soluzione del problema non è alle porte se non facciamo emergere i casi sommersi".
Coinvolti Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia
Un significativo passo avanti nella lotta contro l’Epatite Delta, con risultati che promettono di cambiare la prognosi di molti pazienti. Gli studi più recenti presentati al 57° Congresso dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato
I casi di epatite A sono passati da 267 casi nel 2023 ai 443 nel 2024. I casi di epatite B acuta sono passati dai 153 del 2023 ai 189 del 2024
Vincenza Calvaruso, Segretario AISF: “Occorrono prevenzione della steatosi metabolica, politiche contro il consumo di alcol, screening per le epatiti, ricerca farmacologica, diagnosi precoce delle malattie rare"
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti