Coinvolti Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia
Dall'inizio dell'anno in alcuni Paesi europei - Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia - si è registrato un aumento dei casi di epatite A. I gruppi più interessati sono i senzatetto, chi fa uso di droghe per via invettiva, coloro che vivono in cattive condizioni igieniche. Lo segnala l'European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), che al momento considera il livello di rischio elevato soltanto per questi specifici gruppi. Nel dettaglio, in Austria da gennaio a oggi si contano 87 casi confermati e 44 su cui sono in corso i test. Circa la metà dei casi confermati è stata registrata a Vienna. Sono state 600 le persone contagiate in Repubblica Ceca; circa un quarto erano bambini con meno di 9 anni. L'86% dei malati ha avuto bisogno del ricovero e si contano inoltre 6 decessi.
Metà dei casi in Sud Sudan e Afganistan, un miliardo a rischio
Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino
Tra le cause: lockdown, sovraffollamento, turismo di massa e una preoccupante resistenza ai farmaci. La fascia più colpita è quella dei giovani e degli anziani
Il gap tra Nord Europa e Sud-Est del Continente è amplissimo. Si passa dall'83,5% delle coperture in Svezia allo 0,9% dell'Ungheria. L'Italia si assesta al di sotto della media europea
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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