Studio, basta un'infiammazione per risvegliarla e scatenarla
Un'infiammazione nei polmoni, innescata da una patologia semplice come l'influenza, può svegliare un difetto genetico che è silente nell'organismo ma che può provocare improvvisi casi di ipertensione polmonare, una forma mortale di pressione sanguigna nei polmoni. E' quanto emerge da una ricerca realizzata dalla scuola di medicina dell'Università di Stanford. Alcune ricerche precedenti avevano dimostrato che la maggior parte dei pazienti con la forma ereditaria di ipertensione polmonare (la più letale) porta una mutazione nel gene Bmpr2, anche se ancora non è chiaro se questa abbia un ruolo diretto nello sviluppo della malattia.
Sorprendentemente, l'80% delle persone con la mutazione non ha la patologia e resta perfettamente in salute.
fonte: ansa
La notizia è stata ufficializzata in una lettera firmata dal Direttore Regionale OMS per l’Europa, Dr. Hans Henri P. Kluge
I risultati di uno studio di Monzino e Università Statale di Milano identificano nell’infiammazione di basso grado e nell’attivazione piastrinica la causa dei danni polmonari
Il processo decisionale condiviso migliora l’aderenza terapeutica, educa al trattamento e favorisce lo stile di vita più idoneo al paziente, con un impatto positivo sul decorso della Sclerosi Multipla (SM) e sulla qualità di vita
È il dato che emerge da uno condotto dalla Unità operativa complessa di Pneumologia dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano, in collaborazione con l'Ospedale Civico Codogno (Lodi)
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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