"Nel nostro settore soffriamo la mancanza di opportunità con contratti del lavoro non rinnovati e le diseguaglianze per accedere alla libera professione"
Lettera aperta dei liberi farmacisti al Governo che verrà: "Serve abbandonare la protezione delle rendite di posizione, le convenienze elettorali, le categorie professionali salvaguardate; serve una nuova campagna per liberare le tante energie inespresse che questo Paese possiede", chiede il Movimento nazionale liberi farmacisti (Mnlf) rivolgendosi al presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte. In particolare, segnala Mnlf, "nel nostro settore soffriamo la mancanza di opportunità con contratti del lavoro non rinnovati, diseguaglianze per accedere alla libera professione, ostacoli normativi che limitano artificialmente il numero degli attori sul mercato.
La premessa dei liberi farmacisti è che "il principale problema dell' Italia si chiama crescita economica. Malgrado la discesa dello spread e conseguentemente la discesa delle cedole pagate dai Bto decennali di nuova emissione che giustifica qualche speranza per un miglioramento sul credito - osservano nella missiva - il rallentamento dell' economia tedesca, la guerra commerciale tra Cina e Usa e le incognite della Brexit si stanno facendo sentire sull' export, con il manifatturiero che segna valori negativi. Insomma l' economia italiana non cresce e le prospettive non sono orientate al bel tempo". Allora "giusto sostenere i più deboli, ma parallelamente serve una forte azione riformatrice". "Chiediamo al Governo che verrà di avere coraggio - è l' appello di Mnlf - e di proseguire quella stagione di riforme per portare a compimento un processo che ha un solo soggetto beneficiario: il consumatore. Non ascoltate chi vi blandisce, non ascoltate chi rappresenta una realtà deformata. Seguite l' interesse generale, non quello particolare. Ora è possibile avere il Governo dei sì, dopo che quelli che dicevano no in privato si sono tirati indietro".
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