
Il legame è stato trovato in un maxi studio inglese: con gli anni svanisce
Un maxi-studio su 14 mila bambini lega l'assunzione di paracetamolo in gravidanza con il maggior rischio di problemi comportamentali quali l'iperattività e il deficit di attenzione durante l'infanzia, specie per i maschietti. Pubblicato sulla rivista Paediatric and Perinatal Epidemiology, lo studio è stato condotto da Jean Golding dell'Università di Bristol che spiega: "i nostri risultati si aggiungono a una serie di preoccupanti evidenze scientifiche sui possibili effetti collaterali dell'assunzione di paracetamolo in gravidanza, da problemi respiratori (asma) a comportamentali. Rafforzano la raccomandazione che le donne in gravidanza assumano medicinali con cautela e sempre sotto stretta indicazione medica, solo quando necessario".
Il paracetamolo è l'unico antidolorifico raccomandato in gravidanza.
"È importante che i nostri risultati siano verificati in futuri studi - sottolinea Golding; noi non abbiamo potuto stabilire l'esistenza di un legame di causa ed effetto tra paracetamolo e problemi comportamentali, piuttosto solo una associazione tra i due. Potrebbe anche essere utile valutare a lungo termine se i bambini più grandi, e poi in seguito gli adulti - figli di donne che hanno assunto paracetamolo in gravidanza - siano al riparo da problemi di comportamento", conclude
fonte: Paediatric and Perinatal Epidemiology
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