Il network riunisce 60 Laboratori, standardizzati e sottoposti periodicamente a controlli di qualità, tutti operanti nel SSN
Un modello unico al mondo nella cura del paziente, nato con l'obiettivo di garantire a tutti i pazienti italiani affetti da un tumore del sangue la stessa accuratezza negli esami diagnostici, indipendentemente dal centro presso il quale sono seguiti, indirizzando ad una terapia sempre più personalizzata. Riunisce 60 Laboratori, standardizzati e sottoposti periodicamente a controlli di qualità, tutti operanti nel SSN. Questo è LabNet, la rete che mette in comunicazione gli ematologi con i laboratori che eseguono i sofisticati test diagnostici oggi indispensabili sia per una diagnosi precisa e tempestiva che per valutare l'effetto della terapia.
Il progetto, promosso da Fondazione GIMEMA Franco Mandelli Onlus grazie al contributo di Novartis, è stato al centro dell'incontro che si è tenuto oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. Negli ultimi 20 anni la ricerca in ematologia ha portato a terapie innovative sempre più personalizzate e, parallelamente, alla necessità di eseguire analisi quanto più caratterizzanti e differenzianti per permettere di intervenire nel modo più adatto e sin dall'inizio.
"Tra i progetti GIMEMA, LabNet è probabilmente quello che meglio rispecchia il credo della Fondazione, creata da Franco Mandelli per promuovere la collaborazione tra i centri di ematologia italiani. Un'intuizione innovativa per i tempi: lavorare in rete per migliorare le conoscenze scientifiche e renderle disponibili anche ai centri meno specializzati distribuiti sul territorio italiano, permettendo così a tutti i pazienti di usufruire delle stesse possibilità di cura" conclude Marco Vignetti.
Lo studio, riportato nell'articolo dell’ International Journal of Molecular Sciences, si deve al Systems Biology Group Lab dell’Ateneo di Roma, diretto dal prof. Mariano Bizzarri, in collaborazione con la Aurora Biosearch di Bollate
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