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I batteri dell'intestino difendono dal cibo spazzatura

Medicina Interna Redazione DottNet | 10/10/2019 17:01

Lo rivela una ricerca condotta presso la Washington University School of Medicine a St Louis e pubblicata sulla rivista Cell Host & Microbe

 Individuati batteri intestinali capaci di difendere l'organismo umano dagli effetti nocivi del cibo spazzatura, disinnescando molecole pericolose. Lo indica la ricerca condotta presso la Washington University School of Medicine a St Louis e pubblicata sulla rivista Cell Host & Microbe.  Gli studiosi hanno scoperto che tra i microrganismi che popolano l'intestino umano ve ne è uno, chiamato Collinsella intestinalis, capace di frammentare in molecole innocue la 'fruttosil-lisina' - una sostanza prodotta dai processi di produzione industriale dei cibi, come la cottura ad alta temperatura, e che può avere effetti nocivi.

La fruttosil-lisina, per esempio, è presente nei cereali e nel cioccolato e livelli elevati nel sangue sono stati associati a diabete e arteriosclerosi.

  L'ipotesi dei ricercatori è che il microrganismo Collinsella intestinalis non sia egualmente presente nell'intestino di tutti gli individui e che differenze individuali nel microbioma diventano fondamentali per capire perché alcune persone sono più vulnerabili agli effetti del consumo di cibo spazzatura, mentre altre sembrano risentirne meno.  Una sempre migliore comprensione dei microrganismi protettivi potrebbe portare allo sviluppo di cibi più nutrienti e sani e a sfruttare i microrganismi protettivi stessi per eliminare composti nocivi prodotti durante i processi manifatturieri dell'industria alimentare.

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fonte: Cell Host & Microbe

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