Bocciato anche il federalismo in sanità che "potrebbe creare ed amplificare una diseguaglianza nelle cure, che peraltro è già presente, tra le varie regioni italiane"
"No al federalismo in sanità e no all'equiparazione dei medici in formazione agli specialisti". E' la posizione espressa dal Collegio Italiano dei Chirurghi (Cic) e dalla Società Polispecialistica Italiana dei Giovani Chirurghi (Spigc) in occasione del workshop svoltosi a Roma presso l'Università La Sapienza. A proposito del federalismo regionale differenziato, i chirurghi hanno sostenuto che il federalismo in sanità "potrebbe creare ed amplificare una diseguaglianza nelle cure, che peraltro è già presente, tra le varie regioni italiane.
Tra le proposte avanzate, si ritiene fondamentale una sempre maggiore integrazione tra le università e le strutture ospedaliere sul territorio. Il Miur, rilevano inoltre i chirurghi, "dovrebbe anche garantire un'uniformità dell'offerta formativa su tutto il territorio nazionale". Per quanto riguarda invece le proposte di legge in merito all'assunzione di medici in formazione, Spigc e Cic si dicono "assolutamente in disaccordo con le proposte avanzate dal governo, in quanto un medico in formazione non può essere equiparato ad uno specialista e le carenze d'organico non possono essere risolte sostituendo personale specializzato con medici che devono ancora terminare il percorso formativo".
Gemmato: “Si tratta di presidi importanti in quanto luoghi di prossimità per i pazienti e che vedono il pieno coinvolgimento dei Medici di medicina generale nell’ottica di un decongestionamento dei pronto soccorsi”
ConFederazione oncologi cardiologi ed ematologi a convegno, 'più finanziamenti, personale e coordinazione tra centri'
Nella 'fascia critica' della classifica dei risultati dell'offerta di servizi della sanità pubblica restano cinque regioni e tutte del sud: Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia e Calabria
I Dipartimenti di Prevenzione, in sinergia con i Servizi Sociali Comunali, Medici di Medicina Generale, Farmacie e Organizzazioni del Terzo Settore, organizzano interventi di sorveglianza attiva
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti