Rezza: "Contagio soprattutto tra i giovani, va rilanciata la prevenzione"
"Si registrano 7-8 nuove infezioni al giorno in Italia, però di Aids e Hiv non si parla praticamente più e non è un caso che la maggior parte dei nuovi casi si registrino nella popolazione dei giovanissimi, studenti delle scuole superiori, o appena più grandi". E' l'allarme lanciato oggi dall'infettivologo, Francesco Menichetti, direttore Unità operativa malattie infettive dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa a margine del 14/o corso avanzato di terapia antibiotica che si svolge da oggi al 13 novembre a Pisa e che dedicherà un focus proprio all'Hiv e all'Epatite.
"Si tratta di numeri riportati anche dal Corriere della Sera - ha aggiunto il medico - citando le statistiche dell'accreditata Società italiana di malattie infettive e tropicali e che ci sono stati confermati anche dall'epidemiologo e dirigente di ricerca dell'Istituto superiore della sanità, Giovanni Rezza, ospite al nostro convegno odierno.
Ciò che serve, ha spiegato Menichetti, è "una rinnovata presa di coscienza anche da parte della politica in una materia che investe in modo così importante la saluta pubblica: bisogna rilanciare una comunicazione efficace sulla prevenzione per dire che si tratta di una malattia sessualmente trasmessa e che quindi sono decisive le precauzioni per chi pratica la promiscuità". "Qualche anno fa - ha concluso - era molto chiara la pubblicità che disegnava l'individuo circondato di viola per segnalare i rischi della trasmissibilità dell'infezione, forse non del tutto politicamente corretta ma sicuramente efficace per dire anche a chi aveva meno strumenti di conoscenza i rischi che si corrono a praticare determinate condotte sessuali poco prudenti".
Aodi: “Le linee guida dell’OMS sono essenziali, ma da sole non bastano, e soprattutto servono finalmente fatti e non certo parole da parte della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità"
Progetto Inf-Act termina a fine anno. Il futuro? Forneris: "La nostra rete è una forza, decisori politici e alte sfere della ricerca non dimentichino l'irripetibile sforzo fatto"
Assicurare immunizzazione a tutti i nuovi nati nel primo anno di vita e linee guida univoche
Per la stagione 2025/2026 i produttori di vaccini vivi attenuati o vaccini trivalenti a base di uova dovrebbero includere tre ceppi di virus
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti