Canali Minisiti ECM

La storia di patogeni diffusi in Eurasia nel corso di millenni su Nature

Infettivologia Redazione DottNet | 10/07/2025 16:08

Studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale, con Roma Tor Vergata tra i firmatari, ricostruisce le dinamiche evolutive, le interazioni tra gli esseri umani e i patogeni nel corso di oltre 37.000 anni di storia eurasiatica

Le malattie infettive hanno avuto effetti devastanti sulle popolazioni umane nel corso della storia, ma le loro origini e dinamiche passate restano in gran parte poco comprese. Gabriele Scorrano, docente di Antropologia presso il dipartimento di Biologia dell’università di Roma Tor Vergata ed esperto di antropologia molecolare (paleogenomica), è tra i firmatari di un lavoro complesso capace di andare a ritroso nel tempo per millenni alla ricerca delle origini di agenti patogeni diffusi in determinate aree geografiche, che è stato pubblicato su Nature (

nature.com/articles/s41586-025-09192-8">https://www.nature.com/articles/s41586-025-09192-8) "Grazie al sequenziamento su larga scala del DNA – spiega Scorrano - di 1.313 individui antichi, in un arco temporale di circa 37.000 anni, abbiamo rilevato la presenza diffusa di DNA antico appartenente a batteri, virus e parassiti. Tra questi, molti casi riguardano patogeni umani noti, molti dei quali non erano mai stati precedentemente identificati in resti umani antichi". 

pubblicità

Raggruppando le specie microbiche in base al probabile serbatoio e alla modalità di trasmissione, il lavoro evidenzia che la maggior parte dei gruppi è presente lungo tutto il periodo di campionamento. I patogeni zoonotici (infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l'uomo) invece compaiono solo a partire da circa 6.500 anni fa, raggiungendo un picco intorno a 5.000 anni fa, in coincidenza con l’ampia diffusione della domesticazione del bestiame — una prova diretta che questo cambiamento nello stile di vita ha contribuito all’aumento del carico di malattie infettive. "I dati – conclude il docente - indicano inoltre che la diffusione di questi patogeni aumentò significativamente nei millenni successivi, parallelamente alle migrazioni pastorali provenienti dalla steppa eurasiatica".  Il lavoro svolto dal prof. Scorrano di coordinamento e produzione di parte dei dati genetici presentati nell’articolo, ha permesso di ricostruire con maggiore precisione le dinamiche evolutive, le interazioni tra gli esseri umani e i patogeni nel corso di oltre 37.000 anni di storia eurasiatica.

Commenti

I Correlati

A livello globale, riferisce l'Oms, sono segnalati 6.823 casi di Mpox e 16 decessi

Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston

Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino

Metà dei casi in Sud Sudan e Afganistan, un miliardo a rischio

Ti potrebbero interessare

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

Ultime News

Più letti