Da diabetologi un giro d'Italia con ricette diabetically-correct
Dalle fave e cicoria pugliesi alla minestra di fagioli e cavolo alla fiorentina, dalla zuppa di zucca alla milanese agli arancini e caponata 'light' siciliani: è un vero e proprio 'giro d'Italia' a tavola con ricette rigorosamente 'diabetically correct', in cui trionfano gusto e Dieta mediterranea, quello proposto dalla Società italiana di diabetologia (Sid) in occasione della Giornata mondiale del diabete che si è celebrata il 14 novembre scorso. "L'idea alla base di questa iniziativa - spiega Agostino Consoli, presidente eletto Sid - è quella di raccogliere delle ricette regionali che insegnino a confezionare cibi sani, ma al tempo stesso buoni. Perché l'aforisma 'se è buono fa male' è una 'oldfake news'".
E per alcune di esse, sottolinea il presidente Sid Francesco Purrello, "stiamo mettendo a punto delle vere e proprie video-ricette con l'aiuto di chef stellati, da proporre al grande pubblico sui social per dare la massima diffusione a questo piacevole messaggio di prevenzione".
Gli esperti mettono però in guardia dalle 'nuove' diete: "Le evidenze scientifiche disponibili non consentono di valutare - avverte Sesti - gli effetti a lungo termine delle diete vegetariana, vegana, chetogenica e paleolitica sul diabete tipo 2 e le sue complicanze. Viceversa la Dieta mediterranea, basata sull'introito di alimenti ricchi di fibre, provenienti da ortaggi, frutta e cereali non raffinati e povera di grassi di origine animale, è stata ampiamente studiata dimostrando i suoi benefici sia sul controllo del diabete sia sul rischio cardiovascolare". Così, l'aderenza a un modello alimentare mediterraneo, conclude l'esperto, "riduce l'incidenza del diabete del 52% rispetto a una dieta povera di grassi".
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