Lo chiarisce la rubrica anti fakenews degli Ordini dei Medici
La vitamina D e i fiori di Bach non servono ad alleviare i sintomi del Parkinson, la malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l'Alzheimer. A ricordarlo è la rubrica online anti fakenews "Dottore ma è vero che che...?", a cura della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo). La malattia prende il nome dal medico inglese James Parkinson, che ne pubblicò la prima descrizione nel trattato An Essay on the Shaking Palsy del 1817. Ad oggi non è stata ancora trovata una terapia in grado di arrestare lo sviluppo di questa malattia, tuttavia esistono diversi trattamenti che possono controllarne i sintomi, migliorando la qualità di vita dei pazienti.
Tra questi, alcuni siti online annoverano i fiori di Bach, una terapia alternativa che ritiene che tutte le malattie abbiano un'origine psicosomatica e che le essenze dei fiori possano influire sulla psiche umana.
fonte: Nutritional Neuroscience
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