Cala il rischio di eventi cardiovascolari e demenza lieve
Tenere la pressione sotto i 120 dopo gli 80 anni dà diversi benefici, da un minore rischio di eventi cardiovascolari ad un abbassamento della probabilità di demenza. Lo afferma uno studio pubblicato dal Journal of the American Geriatrics Society. I ricercatori della Wake Forest School of Medicine hanno studiato circa 1200 persone sopra gli 80 anni, di cui la maggior parte intorno agli 84 mentre il 3% sopra i 90, dividendole in due gruppi, uno dei quali doveva mantenere la pressione sotto i 120 con terapie aggressive, mentre l'altro la teneva sotto 140, come indicano alcune linee guida. "Le persone che hanno ricevuto i farmaci per abbassare la pressione a meno di 120 millimetri di mercurio - scrivono gli autori - hanno mostrato un minore rischio per le malattie cardiovascolari, così come per i disturbi cognitivi lievi e per la morte per tutte le cause.
fonte: Journal of the American Geriatrics Society
All'Irccs Negrar, sostituirà il 50% dei test invasivi come la coronagrafia
Un sistema digitale in grado di replicare il comportamento dell’aorta del paziente in modo personalizzato e predittivo
Dall’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità2, un quarto degli italiani (25,6%) soffre di ipercolesterolemia e nel corso dell’anno sono circa 400mila le ospedalizzazioni per eventi cardiovascolari
Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Heart, che ha esaminato oltre 170 casi
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Commenti