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L'esposizione agli ftalati dà deficit alle funzioni motorie

Neurologia Redazione DottNet | 07/01/2020 16:35

Lo rivela una ricerca della Columbia University che ha trovato un legame tra l'esposizione di questi composti in età prenatale e i deficit di alcune funzioni motorie

Arriva una nuova condanna contro gli ftalati, un gruppo di sostanze chimiche presenti nella plastica e usati in diversi prodotti di consumo. Gli studiosi della Columbia University hanno infatti trovato un legame tra l'esposizione di questi composti in età prenatale e i deficit di alcune funzioni motorie delle ragazze. Per arrivare a queste conclusioni (pubblicate sulla rivista scientifica Environment International) sono state coinvolte 209 donne con i loro figli. I ricercatori hanno potuto notare una diminuzione di alcune funzioni motorie tra le ragazze (e non tra i ragazzi), in seguito all'esposizione a livelli elevati di metaboliti specifici. Si tratta delle capacità fino-motorie, che sono note per svilupparsi prima nelle ragazze che nei ragazzi e che sono legate ai movimenti dei piccoli muscoli delle mani e delle dita, dei polsi e delle braccia.

L'analisi ha indicato tre ftalati più legati a questi deficit: il mono-butilftalato (Mbp), il mono-benzilftalato (Mbzp) e il mono-isobutilftalato (Mibp), nessuno dei quali sono metaboliti del Di-2-etilesilftalato (Dehp), la categoria più comune di ftalati.

  "Le ragazze con deficit nelle capacità motorie possono avere difficoltà con i loro compiti scolastici, in particolare legate a problemi di scrittura e utilizzo dei dispositivi elettronici.  Possono anche avere problemi con la coordinazione occhio-mano", spiega Pam Factor-Litvak, che ha condotto la ricerca. Gli ftalati attraversano la barriera sangue-placenta e sono associati a una ridotta età gestazionale, a uno sviluppo riproduttivo maschile interrotto e a deficit nella funzione cognitiva e nei risultati comportamentali. La ricerca scientifica ha dimostrato come gli ftalati alterino i livelli degli ormoni tiroidei, fondamentali per lo sviluppo del cervello e in particolare lo sviluppo del cervelletto, che è in parte responsabile del coordinamento e dei movimenti motori.   Ed è stato dimostrato come arrivino a disturbare i neuroni specializzati associati allo sviluppo delle capacità motorie fini. 

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fonte: Environment International

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