Il problema soprattutto in Veneto: le proteste di Farmacieunite
Blocco della ricetta dematerializzata. E' successo nel Veneto la scorsa settimana, ma le lamentele si fanno sempre più ricorrenti. "In un settore delicato e vitale qual è l'accesso alle terapie farmacologiche, i cittadini hanno bisogno di certezze. E quanto avvenuto nella giornata del 9 gennaio scorso, dimostra che evidentemente queste certezze ancora non vi sono e che a pagare questo stato di cose sono sempre e solo i soliti noti: i pazienti e le farmacie e gli incolpevoli professionisti che vi lavorano".
Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite, commenta i disservizi del Sistema di accoglienza centrale (Sac) della ricetta dematerializzata gestito dalla Sogei, andato in blocco giovedì scorso nella Regione Veneto. Per Farmacieunite tale blocco ha provocato "fortissimi disagi sia per i pazienti, impossibilitati a evadere le ricette dematerializzate del Ssn, proprio in un momento caratterizzato dalla forte morbilità stagionale, sia per le farmacie,davanti alle quali si profila lo spettro di possibili ritardi nell’invio mensile dei dati delle ricette (obbligo previsto dall'art 50 della legge 326/2003), con il conseguente rischio di sanzioni".
Interpellata da Farmacieunite, Sogei - sottolinea una nota dell'associazione - "non è stata in grado di dare informazioni e rassicurazioni in ordine ai tempi di risoluzione del problema, lasciando di fatto pazienti e farmacie nell'incertezza e alle prese con i forti disagi scaturiti dall'impasse del sistema". "Quel che preoccupa - spiega Muschietti - è il ripetersi di blocchi e malfunzionamenti nei servizi di dematerializzazione delle ricette, a volte dovuti al sistema regionale, a volte al sistema centrale. Comunque sia, l'attività delle farmacie risulta fortemente compromessa per giorni, con gravi disagi e rischi per la salute del cittadino che si trova a dover dipendere da sistemi informatici probabilmente non idonei alla funzione sanitaria, come è il caso delle farmacie".
"Sogei - osserva ancora il presidente di Farmacieunite - è il partner tecnologico del MEF e Farmacieunite ritiene grave che non sia stata in grado di dare, se non una pronta soluzione, quantomeno tempi certi per la ripresa della normalità, visto che il sistema ha funzionato a singhiozzo per tutto il giorno". "A nome di tutti gli iscritti, che si sono comunque adoperati nel migliore dei modi per evitare disagio ai pazienti - continua Muschietti - Farmacieunite intende manifestare una forte preoccupazione per il ripetersi di situazioni di questo tipo: se la digitalizzazione. come siamo assolutamente convinti, è un tema importante per lo Stato e per i cittadini, non può non essere supportata da infrastrutture tecnologiche solide, che garantiscano la tenuta in ogni situazione e la sicurezza nell’evoluzione tecnologica in atto".
"Pertanto chiediamo al MEF e alle Regioni interventi importanti - conclude Muschietti - al fine di garantire la tenuta del sistema in ogni condizione,a tutela della salute dei cittadini, prima ancora che delle farmacie, che peraltro quella tutela concorrono ad assicurarla attraverso il loro fondamentale servizio".
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