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Scoperta strategia anti-batteri che impedisce di cooperare

Infettivologia Redazione DottNet | 16/01/2020 12:03

La nuova strategia "non genera una selezione di batteri resistenti"

 Una sostanza antibatterica che indebolisce i microorganismi impedendo loro di cooperare è stata scoperta da bioingeneri in Belgio ed è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications. La nuova strategia, affermano gli autori, "non genera una selezione di batteri resistenti", ovvero che non vengono uccisi dai normali antibiotici. E potrebbe essere applicata alla pratica clinica, come in agricoltura, nell'industria o per disinfettanti domestici.  Gli antibiotici tradizionali uccidono o riducono l'attività dei singoli batteri. Alcuni di questi, però, diventano resistenti e questo permette loro di crescere ulteriormente e prendere il posto di quelli non resistenti. I batteri, tuttavia, mostrano anche un comportamento di gruppo: ad esempio, possono creare uno strato protettiva o un biofilm che avvolge l'intera comunità (un esempio ne è la placca batterica).

Proprio su questo 'comportamento sociale' si sono concentrati i ricercatori della Katholieke Universiteit di Leuven. Hanno dimostrato che bloccare la produzione di questo strato protettivo, attraverso una sostanza chimica da loro sviluppata, indebolisce la comunità batterica della salmonella, facilitandone la rimozione. "Senza il loro biofilm, i batteri possono essere rimossi da forze meccaniche e uccisi più facilmente da antibiotici, disinfettanti o dal sistema immunitario", afferma Hans Steenackers, autore principale dello studio. Gli scienziati hanno quindi confrontato lo sviluppo della resistenza batterica alla nuova sostanza con quella degli antibiotici classici, osservando che non causa la selezione dei più resistenti. I nuovi antimicrobici, conclude, possono essere "usati insieme agli antibiotici comuni" per potenziarne l'effetto o "potrebbero trovare utilizzo anche in medicina preventiva e come rivestimento sugli impianti, per ridurre il rischio di infezioni".

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fonte: Nature Communications

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