L'appello è di Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana (Soi)
Attenzione a esami e prestazioni mediche fornite dagli ottici, che spesso non potrebbero essere fatti e che mettono a rischio i pazienti. L'appello è di Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana (Soi), alla vigilia della prima udienza, a Frosinone, frutto di una serie di denunce presentate dalla Soi in tutta Italia. "Quello che ci preoccupa è che sempre più spesso viene proposto addirittura nelle scuole elementari di fare visite nei negozi di ottica - spiega Piovella - in strutture quindi che hanno solo un permesso di tipo commerciale, non hanno nulla di sanitario. Il 90% delle problematiche agli occhi si forma da bambini. È ovvio che al bambino serve una visita oculistica che porta ad una diagnosi e ad una cura, cosa vietata dalla legge a chi non è abilitato a farlo. Dobbiamo approfittare di questa causa per far capire che nessuno ha nulla contro gli ottici, ma sono un'attività di tipo commerciale".
L'esercizio quotidiano migliora la circolazione sanguigna in tutto il corpo, compresi gli occhi
Si tratta di malattie rare, con una prevalenza di meno di 5 persone ogni 100.000 nel mondo
La tecnica per la prima volta al mondo, è stata utilizzata per eliminare un difetto refrattivo
La diagnosi è resa difficoltosa anche dagli attuali modelli sanitari del paese
L'esercizio quotidiano migliora la circolazione sanguigna in tutto il corpo, compresi gli occhi
La tecnica per la prima volta al mondo, è stata utilizzata per eliminare un difetto refrattivo
La diagnosi è resa difficoltosa anche dagli attuali modelli sanitari del paese
Operazione eseguita con apparecchi laser programmati da remoto
La rappresentazione fedele del paziente è generata a partire dai suoi dati (anatomici, fisiologici, clinici, genetici) per testare e simulare su un modello virtuale, senza rischi, la reazione alle terapie farmacologiche
Intervento in Usa, speranza per migliaia di malati in lista attesa
Il presidente: "acceso un faro sull'industria d'eccellenza"
Adelchi d'Ippolito: "Anche in caso d'assoluzione le denunce lasciano nel medico una traccia profonda, lo preoccupano, costringendolo alla medicina difensiva, con i maggiori costi che questa rappresenta per la sanità pubblica"
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