Canali Minisiti ECM

Diabete, obesità e Alzheimer, l'insulina potrebbe essere la causa

Farmaci Redazione DottNet | 20/01/2020 13:54

L'Iss partecipa a un progetto europeo sull'esplorazione dei meccanismi

Potrebbe esserci un nesso, basato su alterazioni nei meccanismi di azione dell'insulina, tra i disturbi metabolici, in particolare il diabete di tipo 2 e l'obesità, e i disturbi cerebrali come il morbo di Alzheimer, il disturbo ossessivo-compulsivo e i disturbi dello spettro autistico. E' questa l'ipotesi di PRIME (Prevenzione e rimedio della multimorbilità dell'insulina in Europa), un progetto europeo finanziato nell'ambito di Horizon 2020, a cui partecipa anche l'Istituto Superiore di Sanità, che mira a esplorare i meccanismi molecolari legati all'insulina.

Alla ricerca, della durata di cinque anni (gennaio 2020-dicembre 2024), partecipano insieme all'Iss, altre 16 istituzioni, tra enti di ricerca e università di nove diversi paesi europei.  "Le insulinopatie somatiche conosciute (per esempio il diabete di tipo 2 e i disturbi metabolici) sono spesso malattie croniche a lungo termine - spiega Simone Macrì, ricercatore che rappresenta, assieme a Giovanni Laviola e Francesca Zoratto, l'Iss nel progetto - e come tali costituiscono un importante onere sanitario, sociale ed economico".

pubblicità

"Per questo - aggiunge - gli sforzi medici sono principalmente o esclusivamente dedicati alla gestione di questi disturbi somatici. Ben poco si conosce di altre insulinopatie: quelle cerebrali, che possono comportare disturbi mentali anche gravi". Il progetto PRIME - si legge sul sito dell'Iss - intende affrontare per la prima volta questo problema, partendo dall'ipotesi che l'alterazione della segnalazione dell'insulina abbia effetti, lungo tutto l'arco della vita, non solo sulle malattie somatiche ma anche sui disturbi dello sviluppo neurologico e neurodegenerativo, soprattutto quelli legati all'inflessibilità cognitiva".  "Vogliamo monitorare attentamente la via di comunicazione che l'insulina percorre dal corpo al cervello, per arrivare a comprendere gli effetti sulla cognizione e sul comportamento", conclude Macrì.  Il team multidisciplinare del progetto PRIME lavorerà con ampie base dati della popolazione per identificare nuove insulinopatie, mettere a punto approcci interdisciplinari per una maggiore comprensione meccanicistica, ma anche strategie efficaci per la loro prevenzione e cura clinica.

Commenti

I Correlati

Gemmato, Italia prima a fornire insulina settimanale gratuita: Successo dell'Ssn. Diabetologi, ora arrivi in tutte le regioni. Fand: con insulina settimanale più aderenza e qualità di vita per le persone con diabete

Daridorexant è il primo farmaco approvato in Europa indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da insonnia caratterizzata da sintomi presenti da almeno tre mesi

Candido, Amd: "Insulina settimanale prima rivoluzione per le persone con diabete, subito la disponibilità". Benini (Fand): "una notizia epocale per il concreto miglioramento della vita dei pazienti". Avogaro (Sid): "migliora il controllo glicemico"

La scoperta è stata di un team di ricerca australiano guidato da scienziati del Baker Heart and Diabetes Institute di Melbourne

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti