Il tour ha toccato 35 comuni in molti casi piccole piazze di cittadine con meno di 5mila abitanti
Ha attraversato la Penisola per incontrare e ascoltare i bisogni di migliaia di cittadini e amministratori locali. Ha percorso in quattro mesi circa 8mila chilometri il camper della Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale, per l'iniziativa #adessobasta con a bordo il segretario nazionale Silvestro Scotti. Da Alba a Tramonti: il tour ha toccato 35 comuni in molti casi piccole piazze di cittadine con meno di 5mila abitanti. Sono state raggiunte 500mila persone grazie alle campagne promosse sui social e alle affissioni locali.
A tracciare un bilancio è stato oggi proprio il segretario nazionale Scotti, in occasione di una conferenza stampa al ministero della Salute a cui ha partecipato il ministro Roberto Speranza. "È stata un'iniziativa unica nel suo genere - evidenzia Scotti- con cui, per la prima volta, i medici di famiglia hanno deciso di 'bussare alle porte' dei cittadini italiani per ascoltare i diversi bisogni ed essere sempre più un loro punto di riferimento.
"I medici di famiglia- rileva il governatore del Veneto Luca Zaia- sono più in trincea di come non fossero una volta. La professione e'cambiata, e'molto più complessa. E noi siamo al loro fianco". Mentre Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, individua tre chiavi essenziali parlando di medicina generale che sono "prossimità, che porta al cittadino laddove ha un bisogno di salute, rete, che ha dei nodi e quello dei medici di medicina generale è uno dei più importanti, e il fatto che le reti siano dotate di percorsi standardizzati".
Gemmato: “Si tratta di presidi importanti in quanto luoghi di prossimità per i pazienti e che vedono il pieno coinvolgimento dei Medici di medicina generale nell’ottica di un decongestionamento dei pronto soccorsi”
"Un lavoro di confronto possibile anche grazie all’impegno del ministro Schillaci e del sottosegretario Gemmato. Un cammino impegnativo e di visione, nel quale si è fatto il primo passo"
Le commissioni per l'appropriatezza prescrittiva dei distretti sanitari del territorio pontino hanno individuato 722 ricette fuori dai parametri previsti
Secondo la Consulta, si tratta di una misura straordinaria e temporanea giustificata dalla necessità di tutelare il diritto alla salute
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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