Trovata una 'rete' cellulare e genetica che riesce a combatterlo
A una nuova svolta la ricerca contro le infezioni da Hiv. Un gruppo di studiosi spagnoli e statunitensi ha infatti individuato, in un piccolo gruppo di persone infettate dal virus, alcune reti cellulari e genetiche che sono in grado di generare anticorpi efficaci. Questa scoperta può aprire la strada a nuove strategie di vaccinazione. Secondo gli autori, "questi pazienti rappresentano la prova che il sistema immunitario, in linea di principio, può sconfiggere l'Hiv e quindi potrebbe servire da modello per sviluppare efficaci strategie preventive e terapeutiche contro il virus". Usando tecniche di analisi dell'espressione genetica e sistemi di coltura in vitro, lo studio è riuscito a trovare una rete di interazioni geniche e funzionali tra diversi tipi di cellule del sistema immunitario (le cellule dendritiche, i linfociti T e i monociti), che sono stati associati a un migliore risposta immunitaria contro l'Hiv.
fonte: Cell Reports
A livello globale, riferisce l'Oms, sono segnalati 6.823 casi di Mpox e 16 decessi
Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston
Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino
Metà dei casi in Sud Sudan e Afganistan, un miliardo a rischio
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
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Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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