Patologia diffusa e incidenza in aumento tra gli uomini
Una patologia diffusa, la cui incidenza è in aumento tra gli uomini, seppure rimanga maggiore nelle donne, e per la quale è importante un approccio integrato: è l'anoressia, di cui si è parlato nelle ultime ore per la morte di Lorenzo, un ragazzo di appena 20 anni. A fare il punto è il Lucio Rinaldi, dell'Uoc di Psichiatria del Policlinico Gemelli. "Secondo le stime del ministero della Salute attualmente avremmo circa 8-9 nuovi casi annui ogni 100mila donne in Italia, all'interno di una vasta gamma di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione che riguarderebbero 3-4 milioni di italiani.
"A seconda del prevalere di una o l'altra forma - sottolinea Rinaldi - avremo prognosi migliori (con livelli di risoluzione del 70-80%), peggiori con possibile cronicizzazione (30-20 %) e forme drammatiche con esito letale (tra 5-10 %). La precocità dell'intervento e la qualità sembrano fondamentali per la guarigione". "L'anoressia nervosa - specifica poi - è la principale causa di morte per patologie psichiatriche, con un rischio di morte 9-10 volte superiore a quello di persone dello stesso sesso e fascia d'età e con una mortalità maggiore nelle fasi avanzate della malattia". "Per un approccio adeguato -è la conclusione-risultano fondamentali: una buona integrazione fra psicoterapia e farmacoterapia; la presenza di tutti i livelli di assistenza (ambulatori, Day-Hospital, Strutture Residenziali); la tempestività e specificità delle cure in caso di condizioni fisiche compromesse. Al Gemelli esiste un percorso che gestisce i pazienti dal Pronto Soccorso e indirizza in maniera specifica nei servizi di cura ospedaliera chiamato 'Codice Lilla'".
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