Partito uno studio per un farmaco sperimentale
Contro la malattia Covid-19 causata dal nuovo coronavirus SarsCoV2 non esistono al momento terapie specifiche, ma aumentano le cure sperimentali ed in Cina si stanno testando anche le cellule staminali. E mentre si assiste ad un aumento dei casi nel mondo, è corsa per la messa a punto di un vaccino. Al momento non ci sono dunque cure mirate: la malattia si tratta come i casi di influenza. Nei casi più gravi, ai pazienti viene praticato il supporto meccanico alla respirazione. In Cina, alcuni ricercatori stanno studiando pure l'utilizzo delle cellule staminali nel trattamento di persone con Covid-19, ottenendo dei primi risultati positivi: quattro pazienti affetti da Covid-19 e che hanno ricevuto tale trattamento sono stati dimessi dall'ospedale dopo il recupero. l'Accademia cinese delle scienze ha quindi sviluppato un nuovo farmaco con cellule staminali, il CAStem, che ha mostrato risultati promettenti negli esperimenti sugli animali.
Al momento è in corso uno studio clinico sulla sicurezza e l'efficacia della terapia.
Altra cura sperimentale è rappresentata da un farmaco antinfiammatorio contro l'artrite reumatoide (il biologico tocilizumab), che è stato inserito dalla National Health Commission cinese nelle linee guida per il trattamento dei casi gravi di coronavirus. Per valutarne l'efficacia e la sicurezza è partito anche uno studio clinico su 188 persone. Intanto, passi avanti si stanno facendo sul fronte del vaccino che, ha annunciato il vicepresidente americano Mike Pence nei giorni scorsi, potrebbe essere disponibile a partire dalla fine dell'estate, inizi dell'autunno. Un primo gruppo di vaccini è allo studio anche in Cina, mentre un progetto italiano per un vaccino (dell'azienda di biotecnologie Takis e del consorzio Europeo EUImmunCoV) è quasi pronto per iniziare l'iter della sperimentazione prima negli animali e poi nell'uomo.
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